Malaguti RST

motociclo prodotto dalla Malaguti

Il Malaguti RST è un ciclomotore prodotto, a partire dal 1987 fino al 1992 dalla Malaguti con sede a San Lazzaro di Savena (BO).

Malaguti RST
CostruttoreBandiera dell'Italia Malaguti
TipoSportiva
Produzionedal 1987 al 1992
Sostituisce laMalaguti RGT

Descrizione

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Moto sportiva munita di carena completamente sigillata, che nasconde quasi completamente il telaio in tubi d'acciaio, il serbatoio è nascosto nella sella codino, le carenature laterali presentano due coperchi asportabili togliendo una vite, che facilitano l’accesso al motore e in particolar modo alla candela, la strumentazione di bordo è in un unico pezzo e comprende contachilometri, contagiri, indicatore della temperatura del liquido di raffreddamento ed una serie di spie[1].

Il proiettore è del tipo rettangolare, nel 1989 viene sostituito da un doppio faro rotondo e viene adottato un cupolino il plexiglas, mentre nel 1990 ritorna il cupolino interamente in plastica; sempre nel 1990 per i fari posteriori vengono usati quelli del Fifty Top, mentre le ruote cambiano disegno ma non le loro misure fondamentali[1].

Lo scarico è del tipo sottosella con due silenziatori, nel 1989 i beccucci di scarico passano da dritti a curvi verso il basso, mentre nel 1990 i terminali di scarico rimangono sotto il codino non fuoriuscendo più attraverso di esso, mentre la batteria per una questione di distribuzione pesi e per abbassare il baricentro, è posizionata sotto al telaio; queste soluzioni erano già state adottate dalle Gilera KZ/KK. I serbatoi dell'olio e del liquido di raffreddamento sono posti ai lati del cannotto di sterzo, per facilitare l'accessibilità, in quanto così i relativi tappi sono facilmente visibili e raggiungibili[1].

Caratteristiche tecniche

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Caratteristiche tecniche - Malaguti RST
Dimensioni e pesi
Interasse: Massa a vuoto: Serbatoio: litri
Meccanica
Tipo motore: Franco Morini G304, G303 dal '90 monocilindrico a due tempi a 4 travasi in alluminio con canna riportata al gilnisil, munito di miscelatore automatico Raffreddamento: ad acqua
Cilindrata 49,8 cm³ (Alesaggio 39 × Corsa 41,7 mm)
Distribuzione: valvola lamellare nel carter Alimentazione: carburatore Dell'Orto SHA 14/12
Frizione: dischi multipli in bagno d'olio Cambio: sequenziale a 4 rapporti

1°: 10/33 (3,300) 2°: 14/30 (2,143) 3°: 17/27 (1,588) 4°: 19/25 (1,316)
Dal 1989 sequenziale a 3 rapporti (sempre in presa) 1°: 10/33 (3,300) 2°: 14/30 (2,143) 3°: 17/27 (1,588)

Accensione elettronica CDI
Trasmissione primaria a denti dritti con parastrappi, secondaria a catena
Avviamento elettrico (opzionale) e a pedale
Ciclistica
Telaio doppia culla chiusa in tubi quadri di acciaio
Sospensioni Anteriore: forcella teleidraulica Marzocchi da 32mm con antidive (antiaffondamento) regolabile in 3 posizioni, escursione forcella 110 mm / Posteriore: forcellone oscillante cantilever con monoammortizzatore idraulico Sebac
Freni Anteriore: freno a disco da 220 mm Grimeca / Posteriore: a disco da 200 mm Grimeca
Pneumatici anteriore su ruote Grimeca 2,75x16; posteriore su ruote Grimeca 3,25x16
Fonte dei dati: [senza fonte]
  1. ^ a b c Malaguti RST 50, su moto.it, 29 luglio 2014. URL consultato il 9 marzo 2017.

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