Manuela Gretkowska

scrittrice polacca

Manuela Gretkowska (Łódź, 6 ottobre 1964) è una scrittrice, editorialista, politica, sceneggiatrice e attivista polacca, fondatrice del Partito delle donne polacche.

Gretkoska nel 2016

Vincitrice del sondaggio dei lettori del settimanale "Wysokie Obcasy" per la donna polacca dell'anno 2007,[1] ha ricevuto il Phenomenon 2006 dalla redazione del settimanale Przekrój[2] e l'Elle Style Award 2007 nella categoria Public Figure.[3]

Biografia modifica

Nata a Łódź nella famiglia di un ispettore sanitario,[4] ha studiato a Łódź[5] e si è laureata in filosofia presso l'Università Jagellonica di Cracovia dove ha cominciato a collaborare con la rivista Brulion.[6] Nel 1988 si è trasferita in Francia dove si è laureata in antropologia all'École des hautes études en sciences sociales di Parigi. All'inizio degli anni '90 è tornata in Polonia. È stata vicedirettore capo di Elle e poi direttrice letteraria della rivista. Ha scritto editoriali per Elle, Cosmopolitan, Wprost, Polityka, Machina, Cogito.

Il debutto letterario di Gretkowska è stato il romanzo We Are Immigrants Here (My zdies 'emigranty) (1991), in cui descriveva le esperienze della giovane generazione che lasciava la Polonia. L'opera della giovane scrittrice è stata favorevolmente recensita da Czesław Miłosz, la cui prefazione è apparsa nella prima edizione del libro I successivi tre libri di Gretkowska descrivono la vita di un moderno bohémien artistico-intellettuale che vive in Francia: Paris Tarot (1993), Metaphysical Cabaret (1994) e Textbook for people. Skull: The First and Last Volume (1996) collega gnosi, cabala, il personaggio di Maria Maddalen e il motivo del teschio nella cultura globale. In questo periodo la scrittrice si è guadagnata la nomea di "scandalista" e "postmodernista".[7][8][9][10] La prosa di Manuela Gretkowski evitava il linguaggio grandioso, più simile alla disinvoltura e all'austerità del saggio.[8][11] Nel 1996, Gretkowska ha scritto una sceneggiatura per il film di Andrzej Żuławski Szamanka (She-Shaman).

 
Manuela Gretkowska a Stoccolma, 2002

Nel 1997, Gretkowska si è trasferita in Svezia, dove ha pubblicato diversi racconti raccolti nel libro Namiętnik (The Passionate One) (1998), appunti dai suoi viaggi per il mondo in Światowidz (World-View) (1998) e i suoi editoriali sotto il titolo Silikon (Silicio) (2000). Ha anche co-scritto la sceneggiatura della prima stagione della serie TV Miasteczko (Small Town) (2000).

 
Olga Wróbel e Manuela Gretkowska, VIII Festival della Letteratura di Montagna, Palazzo a Sarna, 2022

L'ultimo lavoro di Gretkowska è una prosa più personale, quasi intima. Polka (Donna polacca) (2001) è stato il diario della gravidanza della scrittrice, mentre Europejka (Donna europea) (2004) presenta una visione umoristica di una Polonia che cambia attraverso gli occhi di una Gretkowska intellettuale. Nel 2003 l'autrice, insieme al compagno Piotr Pietucha, ha scritto Scene di vita extraconiugale. Tre anni dopo, Gretkowska scrisse una rubrica per il mensile Success che fu molto critica nei confronti dei fratelli Kaczyński (gemelli che all'epoca ricoprivano la carica di Presidente e Primo Ministro della Polonia).[12] Il successo venne anche da questo episodio: il testo fu ritagliato (letteralmente) da ogni copia del mensile.[12]

Partito delle donne modifica

Nel 2007, Gretkowska ha trasformato il movimento sociale "La Polonia è una donna" in un nuovo partito politico - il "Partito delle donne" ("Partia Kobiet"), con cui ha condotto una campagna (fallita) nei parlamenti polacco ed europeo. Nell'ottobre 2007, dopo la sconfitta del partito alle elezioni parlamentari, ha rassegnato le dimissioni dalla guida rimanendone "leader onorario".

Vita privata modifica

Vive a Ustanow (vicino a Varsavia) con la figlia Pola e lo scrittore e psicoterapeuta Piotr Pietucha.

Note modifica

  1. ^ (PL) Wysokie Obcasy: Polka 2007 [Tacchi Alti: Polka 2007], su wysokieobcasy.pl, 10 marzo 2008. URL consultato il 25 febbraio 2010.
  2. ^ (PL) Historia Fenomenów [Storia dei fenomeni], in Przekroj. URL consultato il 9 aprile 2023 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2009).
  3. ^ (PL) Jestem kobietą związkową [Sono una sindacalista], su kobieta.interia.pl, 9 ottobre 2007. URL consultato il 25 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2007).
  4. ^ (PL) Grzegorz Wysocki, Gretkowska: Za szczere słowa ciągano mnie po komisariatach. Bo obraziłam zapijaczony naród [Gretkowska: Sono stata trascinata in giro per le stazioni di polizia per parole oneste. Perché ho offeso una nazione ubriaca], in Książki. Magazyn do Czytania, vol. 6/2021. URL consultato il 20 febbraio 2022.
  5. ^ (PL) Katarzyna Batora, Alicja Szałagan (a cura di), Polscy pisarze i badacze literatury przełomu XX i XXI wieku :Manuela_GRETKOWSKA [Scrittrici e letterate polacche a cavallo tra il XX e il XXI secolo][collegamento interrotto].
  6. ^ (PL) Halina Turkiewicz, Czy tylko „barbarzyńcy przyszli”? (O kondycji literatury polskiej po roku 1989) [Sono venuti solo i “barbari”? (Sulla condizione della letteratura polacca dopo il 1989)], su magwil.lt, 23 gennaio 2004. URL consultato il 25 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2009).
  7. ^ (PL) Postmodernizm: wykład mgr Marzeny Popek, in rybnik.pl. URL consultato il 18 febbraio 2005 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2005).
  8. ^ a b (PL) Manuela Gretkowska czuje się obywatelką świata, in wiadomosci.
  9. ^ (PL) Magdalena Roszczynialska: Postmodernistyczne łowy, podsumowanie konferencji „Proza polska końca XX wieku. Postmodernizm?”, 20-24 kwietnia 2001 zorganizowanej przez Instytut Filologii Polskiej, in Krakow. URL consultato il 16 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2002).
  10. ^ (PL) Obywatelka Manuela, su kobieta.interia.pl, 24 agosto 2008. URL consultato il 25 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2010).
  11. ^ (PL) Manuela Gretkowska – biografia autorstwa Aleksandry Majdan, su iik.pl.
  12. ^ a b Sandra Scabello, Scrittrice polacca contro i Kaczyński, in Corriere della Sera, 26 luglio 2007. URL consultato il 10 aprile 2023.

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Collegamenti esterni modifica

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