Melchiorre Galluzzi
Melchiorre Galluzzi, detto il Veneziano, noto anche con lo pseudonimo di Melchiorre Veneto (Cologna Veneta, 1550 circa – Cremona, 1599 circa), è stato un pittore italiano della Repubblica di Venezia.
Vita e opere
modificaEsponente di una nota famiglia di notai che si originava dalla omonima casata bolognese. Di Galluzzi sono attualmente note solamente due opere certe, poiché firmate: la pala con il Battesimo di Cristo conservata nella chiesa di San Giovanni a Veronella, datata 1586 e commissionata dalla famiglia Serego, e l'Annunciazione del Museo Ala Ponzone di Cremona, datata 1596.[1]. Alessandro Vittoria, coinvolto nella commissione di Veronella, lo ricorda in un documento pubblicato da Guerrino Maccagnan nel 1986 come il "nostro M. Marchioro io lo ho per persona di iudicio e di ingegno, per che el desidera loccasione di faticarssi nella pittura e farssi honore et io non mancherò di favorirlo in tutte quelle occasioni che potrò"[2]. A Galluzzi spettavano anche la decorazione di una cappella, andata perduta, e la realizzazione di alcuni stendardi processionali, ugualmente perduti.
Formatosi verosimilmente a Venezia, dove risulta risiedere nel momento in cui realizza la pala di Veronella, alcune sue lettere, come visto, dimostrano che aveva stretto un legame professionale e di amicizia con lo scultore Alessandro Vittoria e col collega pittore Giulio Licinio[3]. Con ogni probabilità partecipò ai cantieri veneziani del nono decennio, ed egli stesso testimonia di essere stato al servizio delle Scuole: "io servo tutte le schuolle grande"[4].
In precedenza era stato ipotizzata una sua formazione cremonese a contatto con il Chiaveghino[5] (Camelli 1930), mentre Alpini ne sottolineò le affinità con la pittura veronese coeva, specie in direzione di Felice Brusasorci[6] (Alpini 1997, p. 119).
Altre lettere indirizzate ai Serego, protettori veronesi del pittore, forniscono altresì ulteriori dati sul suo periodo cremonese: trasferitosi nella città lombarda almeno dal 1592, si stabilì nelle vicinanze della parrocchia di Sant'Agata, dove fu sepolto. A Cremona fu protetto dalle nobili famiglie dei Trecchi e dei Cavalcabò, e battezzò i suoi figli Caterina (1592), Sofonisba (1594), Maddalena (1597), Giacomo Filippo Giacinto (1599) e Francesco (?)[7] avuti dalla moglie Polissena Pedroni. Nel 1594, in una lettera indirizzata a Federico Serego, si dichiara: «Vostro fedelissimo servitor Marchior Galluzzi di Chollogna Pittore abitante in Chremona a Santa Agata et per chognome son dimandato il Venitiano in questa cità»[8].
Tra le opere documentate anche un perduto ritratto del musicista Marcantonio Ingegneri e alcune decorazioni dedicate a San Giacinto, forse nella chiesa di San Domenico a Cremona.[9]
Tra i dipinti attribuiti[10] (Zavatta 2016, p. 34, nota 2) anche una Apparizione della Madonna a san Francesco e san Ludovico da Tolosa attualmente nella chiesa di Santa Maria Maddalena a Cremona, altrimenti assegnata a Giovan Battista Maganza[11] (Morandi 2013), e una Annunciazione passata in asta Dorotheum il 9 giugno 2021 (lotto 182) attribuita su suggerimento di Mauro Lucco.
Nella pala di Veronella, in basso l'iscrizione:
«phedericus et antonius fratres comites de seraticis sacellum hoc expensis
propriis erexerunt – rectore d. evangelista vitali ab ipsis patronis
juris patronatus ecclesiae s.jo. baptistae titularis – an[n]o – d – mdlxxxvi
– die x septembris – maelchior gallutius de colonia p. – memoriale così va»
Opere esistenti o documentate
modifica- Opere per le scuole grandi di Venezia (1586)
- Pala di San Giovanni Battista a Veronella (1586)
- Ornamento del "cielo" di una cappella nella chiesa di San Giovanni a Veronella (1586, perduto)
- Gonfaloni per la chiesa di San Giovanni a Veronella (1586, perduti)
- Ritratto di Marcantonio Ingegneri (1594, ubicazione sconosciuta)
- Decorazioni con "hopere di S. Jacinto" a Cremona (nella chiesa di San Domenico?) (1595, perdute)
- Annunciazione, Cremona, Pinacoteca Civica (1596)
- Apparizione della Madonna a san Francesco e a san Ludovico da Tolosa, Cremona, chiesa di Santa Maria Maddalena (1595 circa, attribuita)
- Annunciazione, già Dorotheum, Vienna, 9 giugno 2021, lot. 182
Note
modifica- ^ Galluzzi M. (1586), Pala con il Battesimo di Cristo, su BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web. URL consultato l'11 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2018).
- ^ Giulio Zavatta, Documenti inediti per Alessandro Vittoria e il pittore Melchiorre Galluzzi da Cologna Veneta, in Verona Illustrata, n. 29, 2016, pp. pp. 26-27.
- ^ Giulio Zavatta, Documenti inediti per Alessandro Vittoria e il pittore Melchiorre Galluzzi da Cologna Veneta, in Verona Illustrata, n. 29, 2016, p. 27.
- ^ Giulio Zavatta, Documenti inediti per Alessandro Vittoria e il pittore Melchiorre Galluzzi da Cologna Veneta, in Verona Illustrata, n. 29, 2016, p. 26.
- ^ I. Camelli, Il catalogo della Pinacoteca del Civico Museo, in Cremona, II, 1930.
- ^ C. Alpini, I pittori veneti, La Pinacoteca di Cremona. Origine e collezioni,, 1997.
- ^ Giulio Zavatta, Documenti inediti per Alessandro Vittoria e il pittore Melchiorre Galluzzi da Cologna Veneta, in Verona Illustrata, n. 29, 2016, pp. 31-32.
- ^ Giulio Zavatta, Documenti inediti per Alessandro Vittoria e il pittore Melchiorre Galluzzi da Cologna Veneta, in Verona Illustrata, n. 29, 2016, p. 29.
- ^ (EN) Giulio Zavatta, Giulio Zavatta, Documenti inediti per Alessandro Vittoria e il pittore Melchiorre Galluzzi da Cologna Veneta, in "Verona Illustrata", 29, 2016. URL consultato l'11 dicembre 2018.
- ^ Giulio Zavatta, Documenti inediti per Alessandro Vittoria e il pittore Melchiorre Galluzzi da Cologna Veneta, in Verona Illustrata, n. 29, 2016, p. 34, nota 2.
- ^ M. Morandi, L’Apparizione della Madonna a san Francesco e san Ludovico da Tolosa nella chiesa di Santa Maria Maddalena. Un quadro cremonese di Alessandro Maganza, in Strenna dell'ADAFA, 2013, pp. 145-158.
Bibliografia
modifica- G. Cardo, Il Mandamento di Cologna Veneta, Venezia 1898, p. 126.
- I. Camelli, Il catalogo della Pinacoteca del Civico Museo, «Cremona», ii, 1930, p. 562.
- A. Malesani, Veronella. Cenni storici, Vicenza 1938, pp. 25–26.
- A. Puerari, La Pinacoteca di Cremona, Cremona 1951, pp. 144–145.
- G. Maccagnan, La pala di S. Giovanni Battista, in 130º anniversario del Corpo Bandistico, numero unico, Veronella 20-24 giugno 1986, s.p.
- C. Alpini, I pittori veneti, in La Pinacoteca di Cremona. Origine e collezioni, a cura di V. Guazzoni, Cremona 1997, p. 119.
- M. Lucco, Melchiorre Galluzzi, Annunciazione, in La Pinacoteca Ala Ponzone. Il Cinquecento, a cura di M. Marubbi, Cinisello Balsamo (Milano) 2003, pp. 146–147, cat. 107.
- G. Maccagnan, Scoperta un'altra pala di Melchiorre Galluzzi, «Veronella Informa», XII, 2008, pp. 20–21.
- M. Morandi, L’Apparizione della Madonna a san Francesco e san Ludovico da Tolosa nella chiesa di Santa Maria Maddalena. Un quadro cremonese di Alessandro Maganza, «Strenna dell’ADAFA», n.s., iii, 2013, pp. 145–158.
- G. Zavatta, Andrea Palladio e Verona. Committenti, progetti, opere, Rimini, NFC Edizioni, 2014, pp. 230–231.
- G. Zavatta, Documenti inediti per Alessandro Vittoria e il pittore Melchiorre Galluzzi da Cologna Veneta, in "Verona Illustrata", 2016, pp. 21–37.