Microgenere

genere di nicchia

In musica, un microgenere[1] è un genere di nicchia con caratteristiche particolarmente peculiari.

Fra i microgeneri si contano la chillwave, la witch house, il seapunk, lo shitgaze, la vaporwave, il pornogrind, il cloud rap, l'hyperpop[2] e il synth funk. Questi non sono da confondere con le scene regionali come la scena di Canterbury, il madchester o il baggy.[3]

Storia modifica

Qualcuno fa risalire l'origine dei microgeneri agli anni settanta, quando alcuni artisti iniziarono a dare al loro stile musicale una definizione più accurata e specifica di quella a cui venivano generalmente associati.[4]

Agli inizi degli anni 2010, la maggior parte di quelli che oggi vengono considerati microgeneri erano menzionati nei vari punti vendita virtuali. L'esplosione dei microgeneri del XXI secolo fu in parte una conseguenza dei "progressi del software, delle connessioni Internet più veloci e della proliferazione della musica globalizzata".[5] Jonny Coleman di Pitchfork affermò che "la linea che separa un genere reale che sembra falso e un genere falso che potrebbe essere reale è più sottile che mai, se inesistente. Questa è la valle dei generi misteriosi in cui vivono e per cui vivono gli editori e i neologisti."[6] Anche Thomas Britt di PopMatters affermò che "il numero sbalorditivo di nicchie create da scrittori e commentatori per 'distinguere' gli artisti è in definitiva vincolante: se una band suona e si adatta a una categoria, è probabile che le sue fortune siano legate alla durata di conservazione di quella categoria."[7]

Nel 2010, Llewellyn Hinkes Johns di The Atlantic fece riferimento alla successione di chillwave, glo-fi e pop ipnagogico come "primo esempio" di un ciclo che coinvolge l'invenzione di una nuova categoria che viene "sfacciatamente denunciata, a volte nello stesso articolo"[non chiaro].[8] La chillwave, il cui nome venne coniato sarcasticamente in un post sul blog del 2009,[9] è uno dei primi generi musicali a nascere online.[10] Il termine non ebbe grande notorietà fino all'inizio del 2010, quando lo stile divenne oggetto di articoli da parte del Wall Street Journal[9] e del New York Times.[11] Dave Schilling di Grantland descrisse la denominazione della chillwave come un momento cruciale[non chiaro] e sostenne che "la musica avrebbe potuto disporre di generi esistenti come lo shoegaze o il dream pop, ma creando un termine dal nulla ha rivelato quanto etichette come quella siano davvero arbitrarie e prive di significato. Non era una scena ma la parodia di una scena, nonché un momento determinante per la blogosfera musicale e il suo ultimo sussulto".[12]

Note modifica

  1. ^ Jayce Clayton, Remixing: Viaggio nella musica del XXI secolo, EDT, 2017, paragrafo "#Wearetheworld".
  2. ^ (EN) How Hyperpop, a Small Spotify Playlist, Grew Into a Big Deal, su nytimes.com. URL consultato il 27 aprile 2021.
  3. ^ (EN) Wave Music Is a Marketing Tactic, Not a Microgenre, su thump.vice.com. URL consultato il 23 luglio 2018.
  4. ^ (EN) The never-ending rabbit hole of microgenres, su theplayground.co.uk. URL consultato il 24 luglio 2018.
  5. ^ (EN) On Wandering the Paths of a Spotify Analyst's Mad Music Map, su popmatters.com. URL consultato il 23 luglio 2018.
  6. ^ (EN) Quiz: Is This A Real Genre, su pitchfork.com. URL consultato il 23 luglio 2018.
  7. ^ (EN) Pattern Is Movement - Pattern Is Movement, su popmatters.com. URL consultato il 23 luglio 2018.
  8. ^ (EN) Downtempo Pop: When Good Music Gets a Bad Name, su theatlantic.com. URL consultato il 23 luglio 2018.
  9. ^ a b (EN) Invent a new genre: Hipster Runoff's Carles explains 'chillwave', su wired.co.uk. URL consultato il 23 luglio 2018.
  10. ^ (EN) Great artists steal: An interview with Neon Indian’s Alan Palomo, su smilepolitely.com. URL consultato il 23 luglio 2018.
  11. ^ (EN) Chill Wave Grips South; Zero Cold in Midwest, su nytimes.com. URL consultato il 23 luglio 2018.
  12. ^ (EN) Dave Schilling, That Was a Thing: The Brief History of the Totally Made-Up Chillwave Music Genre, su grantland.com, 8 aprile 2015. URL consultato il 23 luglio 2018.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

  Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica