Pappagallo verde

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Disambiguazione – Se stai cercando il libro di Gino Strada, vedi Pappagalli verdi: cronache di un chirurgo di guerra.
Disambiguazione – Se stai cercando l'uccello (parrocchetto verde), vedi Psittacara holochlorus.
Disambiguazione – Se stai cercando l'uccello impropriamente detto pappagallo verde, presente in Italia (parrocchetto dal collare), vedi Psittacula krameri.

Il Pappagallo verde è il soprannome delle submunizioni o bombe a grappolo antiuomo sovietiche PFM-1 (in russo Противопехотная Фугасная Мина?, Prativapekhatnaja Fugasnaja Mina) e PFM-1S (versione autodistruggentesi in 24h), che sono seminate dagli elicotteri o da granate e razzi di artiglieria. Le mine sono simili al modello statunitense BLU-43/B "Dragontooth", massicciamente impiegato in Vietnam (si suppone che sia stata imitata dai sovietici, così come probabilmente accaduto per altri ordigni statunitensi impiegati nella Guerra del Vietnam). La versione statunitense, come la PFM1, non aveva meccanismo di autodistruzione e costituisce ancora oggi un pericolo costante.

La mina antiuomo sovietica PFM-1 vista di lato

Il nome dell'ordigno viene dalla forma piatta ma asimmetrica aerodinamica, che ne stabilizza e ne rallenta la caduta, permettendone lo spargimento su di un ampio territorio, secondo la quota e la velocità della semina o dispersione. L'esplosivo è liquido ed è allocato nell'aletta bombata e morbida, in collegamento con l'accenditore posto nella zona centrale, di tipo idraulico a somma di pressione.

Specifiche tecniche della PFM-1 modifica

(La Dragontooth è un po' più piccola e meno pesante)

  • Tipo: submunizione antiuomo/antiveicolo leggero,
  • Materiale: plastica con parti metalliche
  • Peso: 75 g
  • Esplosivo: 37 g di esplosivo liquido
  • Lunghezza: 119 mm
  • Larghezza: 64 mm
  • Altezza: 20 mm
  • Forma: tipica, unica nel suo genere insieme alla BLU43 che però è più piccola e più spigolosa;
  • I colori variano dal bruno al verde, al sabbia, al bianco, la colorazione è completa;
  • Innesco: a somma e memoria di pressione idraulica cumulativa (5 kg), sul lato contenente l'esplosivo liquido;
  • Azione: locale, interessa il soggetto o il mezzo che sollecita la parte contenente l'esplosivo liquido, la mina è spesso non letale provocando il ferimento o la menomazione del soggetto o l'immobilizzazione del veicolo ruotato;
  • la PFM-1S ha un meccanismo di autodistruzione che si attiva 24 ore dopo l'armamento.

Sistema di dispersione modifica

La mina può essere seminata da aerei, elicotteri (un pacchetto contiene 144 mine e un elicottero MI-8 porta due canestri), razzi da artiglieria (312 mine per razzo da 220mm), o granate di artiglieria (20 mine per granata da 240 mm). Le mine sono impacchettate in numero di 20 in un canestro metallico. La mina non detona all'impatto perché uno speciale meccanismo impedisce l'esplosione a seguito di urti. Durante la semina o dispersione viene rimossa la sicura, che legava le mine a due a due. Il processo di armamento richiede dai 60 ai 600 secondi, basandosi sull'indurimento di silicone liquido; questo permette alla mina di cominciare ad armarsi prima di giungere a terra.

Innesco e detonatore modifica

L'intero corpo cavo contenente l'esplosivo liquido è l'organo sensibile dell'ordigno stesso, funziona a pressione cumulativa. Cumulativo significa che la mina può essere fatta brillare da una singola pressione di 5 kg o più (qualcuno che la calpesti, per esempio) o da molte reiterate pressioni, fino al raggiungimento di 5 kg. Conseguentemente è estremamente pericoloso maneggiarla o tentarne il disinnesco. Il detonatore consiste in una sferetta di metallo che libera il percussore.

Bonifica modifica

I pappagalli verdi possono trovarsi interrati o a vista, e visto il loro scarso contenuto metallico, è difficile individuarli. Le mine si trovano a volte nascoste nella vegetazione o nel fango, dove la forma irregolare e i colori mimetici ne rendono ardua l'individuazione. Gli ordigni sono pericolosissimi e vengono di norma distrutti sul posto da personale specializzato.

Mine simili modifica

Da parte statunitense, questi tipi di ordigni sono usati come "sottomunizioni", rese instabili dal disinnesco chimico, che segue il piazzamento. Durante la Seconda guerra mondiale i tedeschi avevano creato un ordigno similare, lanciabile da aerei, la SD 2, dotata di detonatore a impatto, detonatore a tempo e dispositivo anti manipolazione, che successivamente nel corso della guerra gli statunitensi si sono affrettati a copiare, produrre e impiegare in enorme numero. Questi ordigni erano identici sia nella versione statunitense, sia nell'originale tedesco. Colorati a tinte vistose (in genere giallo) rimanevano attivi per lungo tempo sul terreno, provocando perdite e feriti tra i civili – anche in Italia, nei primi anni del secondo dopoguerra.

Aspetti umanitari modifica

L'ordigno ha mietuto vittime soprattutto tra i bambini, attratti dalla forma insolita. In Italia, grande sensibilità sull'argomento è stata creata dal libro di Gino Strada, Pappagalli verdi. Da questo libro ha preso ispirazione il cantante Piero Pelù per comporre l'omonima canzone, pubblicata sul suo album del 2003 U.D.S. - L'uomo della strada.

Allo scopo di proibire la produzione e l'uso di mine antiuomo, molti paesi ONU hanno sottoscritto il Trattato di Ottawa del 1997, il cui obiettivo è l'eliminazione definitiva di tali dispositivi. L'accordo ha tuttavia visto il rifiuto di 36 Stati (fra cui USA, Russia, Cina, India, Pakistan, Yemen e molti altri).

I territori sui quali questa mina (o mine simili) è stata frequentemente ritrovata sono: Vietnam, Afghanistan, Armenia, Azerbaigian, Cecenia.

Voci correlate modifica

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