Il movimento Bhakti è un movimento teistico devozionale emerso nella religione induista nel periodo medievale e successivamente rivoluzionato nel Sikhismo[1]. Nacque nell'VIII secolo nell'India meridionale Tamil (Oggi negli stati federali di Tamil Nadu e Kerala) diffondendosi successivamente a nord nel XV secolo e raggiungendo il suo apice tra il XV ed il XVII secolo.

Il santo figlio Sambandar, Dinastia Chola, Tamil Nadu. Dalla Freer Gallery of Art, di Washington DC, Una delle più prominenti dei 63 geni (Saiva) Nayanar del movimento bhakti

Il movimento si sviluppo a livello regionale tra differenti divinità quali il Vaishnavismo (Vishnu), Shaivismo (Shiva), Shaktismo (dea Shakti), e lo Smartismo.[2][3][4]. Il movimento fu ispirato da molti santi-poeti, che sostenavano una serie di posizioni filosofiche che passavano dal dualismo teistico di Dvaita al monismo assolutista di Advaita Vedānta[5].

Note modifica

  1. ^ Surinder Johar, Guru Gobind Singh: A Multi-faceted Personality, MD Publications, 1999, p. 89, ISBN 978-81-7533-093-1.
  2. ^ Lance Nelson (2007), An Introductory Dictionary of Theology and Religious Studies (Editors: Orlando O. Espín, James B. Nickoloff), Liturgical Press, ISBN 978-0814658567, pages 562-563
  3. ^ SS Kumar (2010), Bhakti - the Yoga of Love, LIT Verlag Münster, ISBN 978-3643501301, pages 35-36
  4. ^ Wendy Doniger (2009), Bhakti, Encyclopædia Britannica; The Four Denomination of Hinduism Himalayan Academy (2013)
  5. ^ Christian Novetzke (2007), Bhakti and Its Public, International Journal of Hindu Studies, Vol. 11, No. 3, page 255-272

Bibliografia modifica

  • Schomer, Karine; McLeod, W. H., eds. (1987), The Sants: Studies in a Devotional Tradition of India, Motilal Banarsidass, ISBN 9788120802773

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