Mozart e Salieri (opera teatrale)

Mozart e Salieri (in russo Моцарт и Сальери?, Mocart i Sal'eri) è un dramma poetico breve in un atto e due scene di Aleksandr Puškin del 1830. Tratta la nota leggenda romantica dell'invidia che spinge il compositore italiano Antonio Salieri ad avvelenare il collega Wolfgang Amadeus Mozart.

Mozart e Salieri
Opera teatrale in un atto
AutoreAleksandr Puškin
Titolo originaleMocart i Sal'eri
Lingua originaleRusso
GenereDramma
Composto nel1830
Prima assolutaBol'šoj Kamennyj
Personaggi
 

Fu inscenata due sole volte durante la vita di Puškin al Bol'šoj di Pietroburgo. Divenne un'opera omonima di Rimskij-Korsakov (1897) e fu presa a spunto da Peter Shaffer per la pièce Amadeus (1978), da cui Miloš Forman derivò a sua volta un film vincitore di otto premi Oscar (1984).

Personaggi modifica

Trama modifica

Atto unico modifica

Scena I modifica

Salieri recita un monologo spiegando come da bambino, emozionato dalla musica, avesse deciso di consacrarsi a quest'arte, e narra il duro lavoro affrontato per apprenderne la tecnica, le prime composizioni, la meritata gloria, infine l'invidia del genio di Mozart, che considera ozioso e libertino. Mozart si presenta con un cieco e gli fa cantare l'aria Voi che sapete dalle Nozze di Figaro. Salieri espelle il cieco e accoglie Mozart, che gli presenta della musica. Leggendo la partitura, Salieri è incantato e invita Mozart a pranzo. Segue un nuovo monologo di Salieri che esprime l'intenzione di avvelenare Mozart.

Scena II modifica

I due compositori sono a tavola. Mozart racconta a Salieri un fatto strano: un personaggio mascherato e vestito di nero gli ha commissionato un Requiem. Mentre è intento a dargli dimostrazione di questa composizione al pianoforte, Salieri gli versa del veleno nel bicchiere. Mozart lo beve, si alza da tavola e ha un malore.

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