Le mura della città di Vilnius costituiscono le strutture difensive situate intorno a Vilnius, capitale in passato nel Granducato di Lituania e oggi della Repubblica di Lituania. Costruite tra il 1503 e il 1522 per proteggersi dagli attacchi del Khanato di Crimea all'inizio delle guerre moscovito-lituane sotto Sigismondo I il Vecchio, le strutture in pietra e mattoni assunsero un ruolo chiave nella realizzazione del sistema difensivo di Vilnius, i cui lavori andarono finanziati dai proprietari terrieri della città.[1] Conteneva nove porte e un bastione di artiglieria e ad oggi sopravvivono alcune delle costruzioni originali.[2]

Mura di Vilnius
Mura della città di Vilnius nel XVI secolo
Localizzazione
StatoBandiera della Lituania Lituania
CittàVilnius
Coordinate54°40′27″N 25°17′22″E / 54.674167°N 25.289444°E54.674167; 25.289444
Informazioni generali
Costruzione1503-1522
Condizione attualesopravvissute solo sezioni minori
Informazioni militari
Funzione strategicadifesa
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Struttura modifica

 
La porta di Subačius nel XVIII secolo
  • Porta di Subačius: costruita alla fine di quella che oggi la via Santo Spirito;
  • Porta di Spas: situata vicino al fiume Vilnia nella parte orientale della città;
  • Porta di Wet: vicino alla piazza della cattedrale di Vilnius;
  • Porta tatara: all'angolo tra via Liejykla e via Totoriai;
  • Porta di Vilija: all'angolo tra Vilnius e via Bernardinai;
  • Porta di Trakai: all'angolo tra la strada che conduceva a Trakai e via Pylimas. Costituiva la porta principale della città e ospitava (come la Porta dell'Aurora) una cappella;
  • Porta di Rūdininkai: alla fine di via Rūdininkai;
  • Porta di Medininkai: proteggeva l'ingresso alla parte meridionale della città ed oggi è conosciuta come la Porta dell'Aurora.

Si decise di costruire un bastione di artiglieria per proteggere il lato orientale della città, che attualmente ospita un museo bellico ed è in fase di ristrutturazione.

A seguito delle spartizioni della Confederazione polacco-lituana, tra il 1801 e il 1805, il governo russo ordinò di abbattere la maggior parte delle mura e tutte le porte, tranne quella dell'Aurora.[3] Alcune sezioni risultano ancora visibili e sono disseminate in tutta la città vecchia: spesso si operano degli interventi di restauro o delle esposizioni al pubblico di frammenti conservati nei musei di Vilnius.[4]

Note modifica

  1. ^ (EN) Tomas Venclova, Vilnius: City Guide, 3ª ed., Unknown Publisher, 2002, p. 23, ISBN 978-99-86-83048-1.
  2. ^ (EN) The Bastion of Vilnius City Wall, su govilnius.lt. URL consultato il 3 maggio 2021.
  3. ^ (EN) Science, Arts & Lithuania, Lituanus Publishing Company, 1991, p. 15.
  4. ^ Vilnius artistica, su walkablevilnius.com. URL consultato il 3 maggio 2021.

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