Murat Urtembaev

informatico e hacker sovietico

Murat Kamuchametovič Urtembaev (in russo Мурат Камухаметович Уртембаев?, in kazako Мұрат Қалмұхаметұлы Өртембаев?; Almaty, 31 maggio 1955Almaty, 21 maggio 2010) è stato un informatico e hacker sovietico, dal 1991 russo, di etnia kazaka. Pioniere dell'informatica moderna, è considerato il primo hacker sovietico ufficialmente accreditato.[1]

Biografia modifica

Nel 1978, poco dopo essersi laureato presso la facoltà di Meccanica e Matematica dell'Università statale di Mosca, iniziò a lavorare come ingegnere del software nel Dipartimento di organizzazione della produzione (UOP) dell'AvtoVAZ.[1]

Nel dicembre del 1980 gli fu proposto un viaggio d'affari in Norvegia, a condizione che in seguito avrebbe lavorato all'AvtoVAZ per altri 2 o 3 anni. Urtembaev rifiutò, dovendo affrontare una difficile situazione finanziaria, in quanto egli era ancora uno stagista e sua moglie non riusciva a trovare lavoro a Togliatti. Sul procinto di licenziarsi, fu dissuaso dai suoi superiori, che gli garantirono una promozione a ingegnere senior e, di conseguenza, uno stipendio.[2]

Tuttavia, nel giugno 1982, la direzione dello stabilimento non mantenne le promesse fatte a Urtembaev, il quale, deluso, decise di farsi giustizia da sé scrivendo un programma maligno che in seguito avrebbe rimosso, pensando di riacquisire così la credibilità che riteneva di meritare. I tentativi di dissuasione da parte di sua moglie furono vani.[2]

In quel periodo era consuetudine che i programmatori dell'AvtoVAZ scrivessero intenzionalmente dei malware per poi risolverli, guadagnandosi così dei premi aziendali, come viaggi all'estero, dacie, auto o stipendi cospicui. Gli aggiornamenti venivano salvati su floppy disk di cui nessuno prendeva nota.[3][4]

Urtembaev sviluppò una patch per il programma principale del contatore che misurava i cicli di alimentazione dei nodi alla linea del nastro trasportatore. Secondo i suoi piani, il virus avrebbe dovuto essere lanciato il giorno del suo rientro dalle ferie, in modo che quando fosse andato a lavorare, avrebbe potuto rilevare rapidamente il guasto e risolverlo, salvando eroicamente il nastro trasportatore. Tuttavia, il programma si auto-avviò diversi giorni prima: il ritmo del contatore si alterò e i pezzi richiesti raggiunsero il nastro trasportatore in ritardo. Considerando che il processo avveniva nell'ordine del secondo, il ritardo era semplicemente inaccettabile.[1]

La produzione dell'impianto automobilistico fu sospesa per tre giorni. Le perdite dirette, esclusi i mancati profitti, cioè le perdite dovute al pagamento dei dipendenti e al costo delle attrezzature operative durante i tempi di inattività, ammontarono a 7176 rubli e 79 copechi, superando il costo della Lada-Vaz Žiguli. A causa del bug prodotto da Urtembaev, si assistette alla mancata produzione di 460 auto.[2]

In mancanza di leggi che prevedessero delle pene per i crimini informatici, Urtembaev fu dapprima accusato di "sabotaggio" dal KGB ma, a causa della sua immediata confessione, la condanna fu tramutata in "teppismo" e "danni demaniali". Urtembaev fu retrocesso al grado di fabbro e fu condannato a risarcire l'intero ammontare dei danni recati.[3]

In seguito tornò in Kazakistan, dove lavorò come programmatore[5] alla Kazpost.[6]

Note modifica

  1. ^ a b c (RU) Мурат Уртембаев — первый советский хакер, su Хабр, 18 febbraio 2016. URL consultato il 9 aprile 2020.
  2. ^ a b c (RU) Первый российский хакер: материалы дела на ВАЗе, su augustnews.ru, 19 luglio 2018. URL consultato il 9 aprile 2020.
  3. ^ a b (RU) Киберпанк эпохи Брежнева. Как первый хакер СССР обрушил «АвтоВАЗ», su 4pda.ru, 25 dicembre 2018.
  4. ^ (RU) Первый хакер в СССР, su nuz.uz, 13 luglio 2019.
  5. ^ (RU) Тихая война, su exk.kz, 19 marzo 2017. URL consultato il 7 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2021).
  6. ^ (RU) Как Мурат Уртембаев «взломал» АвтоВАЗ в 1983 году, su profit.kz, 23 febbraio 2016.