Myotis csorbai

specie di pipistrello

Myotis csorbai (Topál, 1997) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi endemico del Nepal.[1][2]

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Myotis csorbai
Immagine di Myotis csorbai mancante
Stato di conservazione
Dati insufficienti[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineLaurasiatheria
OrdineChiroptera
SottordineMicrochiroptera
FamigliaVespertilionidae
SottofamigliaMyotinae
GenereMyotis
SpecieM.csorbai
Nomenclatura binomiale
Myotis csorbai
Topál, 1997

Descrizione

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Dimensioni

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Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo di 41 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 34,8 e 37,5 mm, la lunghezza della coda di 33 mm, la lunghezza del piede tra 14,8 e 15,8 mm, la lunghezza delle orecchie di 15 mm.[3]

Aspetto

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La pelliccia è densa, soffice e lanosa. Le parti dorsali sono marroni scure, mentre le parti ventrali sono più chiare e grigiastre. Il muso è ricoperto densamente di peli. Le orecchie sono relativamente piccole, nero-brunastre, ben separate tra loro, con il bordo anteriore convesso e l'estremità appuntita. I piedi sono grandi. La coda è lunga ed inclusa completamente nell'ampio uropatagio.

Biologia

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Comportamento

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Si rifugia all'interno delle grotte.

Alimentazione

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Si nutre di insetti.

Distribuzione e habitat

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Questa specie è conosciuta soltanto nelle grotte di Kailash e probabilmente anche vicino a Pokhara, nel Nepal centrale.

Vive nelle foreste secondarie sub-tropicali.

Conservazione

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La IUCN Red List, considerata la mancanza di informazioni recenti sull'areale, i requisiti ecologici, le minacce e lo stato di conservazione, classifica M.csorbai come specie con dati insufficienti (DD).[1]

  1. ^ a b c (EN) Molur, S. & Srinivasulu, C. 2008, Myotis csorbai, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Myotis csorbai, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Srinavasulu & Al., 2010.

Bibliografia

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Altri progetti

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