La missina (Myxine glutinosa Linnaeus, 1758)[2] è un agnato appartenente alla famiglia Myxinidae.[3][4]

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Missina
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Agnatha
Superclasse Cyclostomata
Classe Myxini
Sottoclasse Myxinoidea
Ordine Myxiniformes
Famiglia Myxinidae
Genere Myxine
Specie M. glutinosa
Nomenclatura binomiale
Myxine glutinosa
Linnaeus, 1758
Sinonimi

Gasterobranchus glutinosus
(Linnaeus, 1758)
Gastrobranchus coecus
Bloch, 1795
Myxine glutinosa australis
Putnam, 1874
Myxine glutinosa limosa
Putnam, 1874
Myxine glutinosa septentrionalis
Putnam, 1874

Distribuzione e habitat modifica

M. glutinosa è diffusa nelle acque dell'Oceano Atlantico nord-orientale, con una distribuzione che va dal Mediterraneo occidentale, incluse le acque italiane, fino al Mare del Nord e alle coste più settentrionali della Norvegia. È stata ritrovata anche nell'Atlantico nord-occidentale, lungo le coste del Canada e degli Stati Uniti.[3][4]
Vive fino a 1200 metri di profondità, su fondali fangosi nei quali è solita seppellirsi lasciando fuoriuscire solo la testa.

Descrizione modifica

La missina presenta corpo anguilliforme, a sezione cilindrica, poco compresso ai fianchi, di colore variabile dal grigio brunastro al grigio rossastro. Un'unica piega cutanea percorre il corpo, sopra e sotto, a partire dalla parte posteriore del dorso, attorno alla coda, e lungo tutto il ventre. Lo scheletro è composto interamente di cartilagine. La missina non ha né scaglie, né occhi, né mascelle. La testa è affusolata e depressa, provvista di 6 barbigli, 4 intorno alla bocca e 2 ai due lati dell'unica narice. La bocca a forma di stella è in posizione ventrale, ed è provvista di una grossa lingua dotata di file di denti cornei. Ai lati della testa sono presenti 2 aperture branchiali, una per lato. Su entrambi i lati dell'addome è presente una fila di sacchi mucosi.
Raggiunge una lunghezza massima di 80 cm, ma di solito la sua lunghezza è di 40 cm.

Etologia modifica

Se aggredita rilascia una gran quantità di muco viscido prodotto dalle sacche dell'addome.

Alimentazione modifica

Questa specie si nutre di pesci, vermi, gasteropodi, crostacei (Pandalus borealis)[5] e anche di mammiferi e uccelli morti e caduti in acqua, che trova grazie all'olfatto molto sviluppato e all'interno dei quali si introduce attraverso qualsiasi apertura disponibile (generalmente la bocca o una ferita) per divorarne le carni dall'interno, lasciando intatte la pelle e le ossa.

Predatori modifica

È preda abituale di pesci gadiformi e di mammiferi marini come la focena[6].

Note modifica

  1. ^ (EN) Mincarone, M.M. 2011, Myxine glutinosa, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Carolus Linnaeus, Systema Naturae per regna tria naturae, secundum classes, ordines, genera, species, cum characteribus, differentiis, synonymis, locis, vol. II, Editio decima, reformata, Holmiae (Stoccolma), Laurentius Salvius, 1758, pp. 824 pp. (650).
  3. ^ a b Myxine glutinosa, su FishBase. URL consultato il 30 agosto 2013.
  4. ^ a b (EN) Bailly N., 2013, Myxine glutinosa, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  5. ^ Prede di M. glutinosa, FishBase
  6. ^ M. glutinosa, elenco dei predatori, da FishBase

Bibliografia modifica

  • (EN) M. glutinosa, scheda su FishBase
  • Fernholm, B., Hagfish systematics. In J. M. Jørgensen, J. P. Lomholt, R. E. Weber and H. Malte (eds.) The biology of hagfishes, Londra, Chapman & Hall, 1998, pp. 578 pp. (33-44).

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