NGC 662

galassia nella costellazione di Andromeda

NGC 662 è una galassia a spirale situata nella costellazione di Andromeda, a una distanza di circa 260 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea.[1]

NGC 662
Galassia a spirale
NGC 662 nelle immagini Pan-STARRS
Scoperta
ScopritoreÉdouard Stephan
Data22 novembre 1884 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneAndromeda
Ascensione retta01h 44m 35.4s [2]
Declinazione37° 41′ 45″ [2][1]
Distanza259,7 milioni di a.l. [2]
(79,61 Mpc) [2]
Magnitudine apparente (V)13,0 [3]
nella banda B: 13,7 [3]
Redshift+0,018860 ± 0,000013 [2]
Luminosità superficiale12,01 [3]
Angolo di posizione20° [3]
Velocità radiale5654 ± 4 [2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale
ClasseS pec [2], Sc [3], Sc? pec [1]
Dimensioni63 000 anni luce (19 320 pc) a.l.  
Altre designazioni
PGC 6393
MCG 6-4-60
UGC 1220
CGCG 521-73
5ZW 98
KUG 0141+374
KARA 62
ARAK 55
IRAS 01416+3726 [3]
Mappa di localizzazione
NGC 662
Categoria di galassie a spirale

Scoperta

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NGC 662 è stata scoperta il 22 novembre 1884 dall'astronomo francese Édouard Stephan.[1]

Descrizione

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NGC 662 presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro.[2] Viene inoltre classificata come galassia di campo, in quanto non appartiene a nessun gruppo o ammasso di galassie ed è quindi gravitazionalmente isolata.[2]

Supernova

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Il 14 agosto 2010, all'interno di NGC 662 è stata scoperta la supernova SN 2001dn da parte dell'astronomo amatoriale britannico Tom Boles.[4] La supernova è stata classificata di tipo Ia.[5]

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 662, su cseligman.com. URL consultato il 18 giugno 2024.
  2. ^ a b c d e f g h i Results for object NGC 662, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 18 giugno 2024.
  3. ^ a b c d e f (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 600 à 699, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 18 giugno 2024.
  4. ^ (EN) Coddenham Astronomical Observatory U.K., su coddenhamobservatories.org. URL consultato il 18 giugno 2024.
  5. ^ (EN) Bright Supernovae - 2001, su rochesterastronomy.org. URL consultato il 18 giugno 2024.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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