Narvalo (sommergibile 1907)

Il Narvalo è stato un sommergibile della Regia Marina.

Narvalo
Descrizione generale
Tiposommergibile sperimentale di piccola crociera
ClasseGlauco
Proprietà Regia Marina
CantiereRegio Arsenale, Venezia
Impostazione1904
Varo21 ottobre 1906
Entrata in servizio16 maggio 1907
Radiazione26 settembre 1918
Destino finaledemolito
Caratteristiche generali
Dislocamento in immersione243 t
Dislocamento in emersione160 t
Lunghezza36,8 m
Larghezza4,32 m
Pescaggio2,5 m
Profondità operativa25 m
Propulsione4 motori a benzina FIAT da 600 CV
2 motori elettrici Savigliano da 170 cv complessivi
2 eliche
Velocità in immersione 6,2 nodi
Velocità in emersione 13 nodi
Autonomiain emersione 150 miglia nautiche a 13 nodi
o 225 mn a 10 nodi
in immersione 18,6 mn a 6,2 nodi
o 81 mn a 3,5 nodi
Equipaggio2 ufficiali, 13 sottufficiali e marinai
Armamento
Siluri3 tubi lanciasiluri da 450 mm a prua
2 siluri
Note
MottoSilenter sub undis victoriam parat
dati tratti da www.betasom.it
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Storia modifica

Dopo l'entrata in servizio fu impiegato nell'addestramento nelle acque dell'Alto Adriatico, avendo come base Venezia[1][2].

Prese parte all'esercitazione del 1908 in Mar Tirreno[2][1].

All'ingresso dell'Italia nella prima guerra mondiale fu dislocato a Brindisi, in seno alla IV Squadriglia Sommergibili, con il tenente di vascello Ottavio Siccoli come comandante[1][2][3]. Fu impiegato in funzione difensiva[1][2].

Nel 1916 assunse il comando dell'unità il tenente di vascello Baccon; nel maggio dello stesso anno il sommergibile fu messo sotto il controllo diretto del Comando Sommergibili[1][2].

Nel gennaio 1917 comandava il sommergibile il tenente di vascello Cavalleri[4].

Nel 1918 – comandava l'unità il tenente di vascello Gino Bombelli – fu trasferito a Porto Corsini[1][2].

Il 3 agosto 1918 fu messo in riserva[1][2] e venne successivamente radiato e demolito.

In tutta la guerra il Narvalo aveva svolto complessivamente 65 missioni di agguato difensivo a breve distanza dalla costa, per totali 436 ore di navigazione in superficie e 268 in immersione[2][1].

Note modifica

Bibliografia modifica

  • Franco Favre, La Marina nella Grande Guerra. Le operazioni aeree, navali, subacquee e terrestri in Adriatico, Gaspari Editore, 2008, ISBN 978-88-7541-135-0.
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