Nemika Sultan

principessa ottomana, nipote di Abdülhamid II

Emine Nemika Sultan (turco ottomano: امینه نمیکه سلطان, "benevola, degna di fiducia" e "graziosa"; Istanbul, 9 marzo 1888Istanbul, 6 settembre 1969) è stata una principessa ottomana, figlia di Şehzade Mehmed Selim e nipote del sultano Abdülhamid II.

Nemika Sultan
Sultana dell'impero ottomano
Nome completoEmine Nemika Sultan
TrattamentoSua Altezza Imperiale
NascitaIstanbul, 9 marzo 1888
MorteIstanbul, 6 settembre 1969
SepolturaTürbe di Şehzade Ahmed Kemaleddin
Luogo di sepolturaCimitero Yahya Efendi, Istanbul
DinastiaCasa di Osman
PadreŞehzade Mehmed Selim
MadreIryale Hanim
ConiugeAli Kenan Isin Bey
(1911-1962, ved.)
FigliFatma Fethiye Hanımsultan
Sultanzade Ibrahim Bey
Sultanzade Kazim Bey
Emine Satia Hanimsultan
ReligioneIslam sunnita

Biografia modifica

Origini modifica

Emine Nemika Sultan nacque il 9 marzo 1888 a Istanbul, nel Palazzo Yıldız. Suo padre era Şehzade Mehmed Selim, figlio maggiore del sultano ottomano Abdülhamid II dalla consorte Bedrifelek Kadın, e sua madre la sua prima consorte, Iryale Hanım, sorella minore di Nazikeda Kadın, consorte del futuro sultano Mehmed VI. Aveva un fratello maggiore, Şehzade Mehmed, morto infante, e un fratellastro paterno minore, Şehzade Mehmed Abdülkerim.

Nel marzo 1898 partecipò al matrimonio di sua zia Naime Sultan, figlia di Abdülhamid II dalla consorte Bidar Kadın, con Kemaleddin Ahmed Paşah. In quell'occasione le fu accordato un posto fra le sue zie Hamide Ayşe Sultan e Şadiye Sultan, figlie di Abdülhamid rispettivamente dalle consorti Müşfika Kadın e Emsalinur Kadın.

Nel 1904, a sedici anni, rimase orfana di madre[1][2][3].

Matrimonio modifica

Il 22 giugno 1911, a Palazzo Yıldız, Nemika Sultan sposò Ali Kenan Isin Bey, il primo ingegnere minerario turco ad aver studiato all'estero. Alla coppia venne assegnato come residenza il Palazzo Göztepe. Nei nove anni successivi Nemika diede al marito una figlia e due figli[1][3].

Esilio modifica

Nel 1924 la dinastia ottomana venne esiliata.

Nemika si stabilì con il marito e i figli a Parigi, dove diede alla luce il quartogenito, una figlia. Successivamente si trasferirono a Tripoli, in Libano, dove suo marito divenne sindaco.

Nemika rimase vedova nel 1962[3][4].

Morte modifica

Dopo essere rimasta vedova Nemika rientrò a Istanbul, essendo stato revocato, nel 1952, l'esilio per le principesse. Si stabilì nel distretto di Bostanci, dove morì il 6 settembre 1969, a ottantuno anni. Venne sepolta nel mausoleo Şehzade Ahmed Kemaleddin, nel cimitero Yahya Efendi a Istanbul[3][1].

Discendenza modifica

Dal suo matrimonio, Nemika Sultan ebbe due figli e due figlie:[3]

  • Fatma Fethiye Hanımsultan (13 novembre 1912 - 20 aprile 1998). Nata a Istanbul nel Palazzo Göztepe, morta e sepolta a Beirut, Libano. Sposata due volte, ha avuto due figlie e un figlio, tutti sposati con figli.
  • Sultanzade Ibrahim Bey (14 settembre 1915 - 21 giugno 1969). Nato a Istanbul nel Palazzo Göztepe, morto e sepolto a Beirut, Libano. Si sposò ed ebbe un figlio e una figlia sposata con figli.
  • Sultanzade Kâzım Bey (1 marzo 1920 - 15 maggio 2003). Nato a Istanbul nel Palazzo Göztepe, morto e sepolto a Beirut, Libano. Si sposò ed ebbe tre figli, di cui due sposati con figli.
  • Emine Satia Hanımsultan (15 gennaio 1927 - 6 giugno 2003). Nata a Parigi, morta e sepolta a Istanbul. Si sposò ma non ebbe figli.

Onorificenze modifica

Emine Nemika Sultan venne insignita delle seguenti onorificenze:[5]

Note modifica

  1. ^ a b c Brookes 2010, p. 286.
  2. ^ Aredba, Rumeysa; Açba, Edadil (2009). Sultan Vahdeddin'in San Remo Günleri. Timaş Yayınları. p. 33. ISBN 978-9-752-63955-3.
  3. ^ a b c d e (EN) Jamil ADRA, Genealogy of the Imperial Ottoman Family 2005, 2005, p. 24. URL consultato il 7 maggio 2023.
  4. ^ Ekinci, Ekrem (1924-03-03). "LÜBNAN'DA SON OSMANLILAR". Ekrem Buğra Ekinci (in Turkish). Retrieved 2021-02-06.
  5. ^ Yılmaz Öztuna (1978). Başlangıcından zamanımıza kadar büyük Türkiye tarihi: Türkiye'nin siyasî, medenî, kültür, teşkilât ve san'at tarihi. Ötüken Yayınevi. p. 165.

Bibliografia modifica

  • Brookes, Douglas Scott (2010). The Concubine, the Princess, and the Teacher: Voices from the Ottoman Harem. University of Texas Press. ISBN 978-0-292-78335-5.