Nopcsaspondylus alarconensis

genere di animali della famiglia Rebbachisauridae

Nopcsaspondylus alarconensis Apesteguía, 2007 è un dinosauro erbivoro appartenente ai sauropodi. In particolare, si tratta dell'ultimo rappresentante noto dei diplodocoidi, nonché dell'unico rappresentante del genere Nopcsaspondylus. Visse nel Cretaceo superiore (Coniaciano, circa 90 milioni di anni fa) e i suoi resti sono stati ritrovati in Argentina.

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Nopcsaspondylus alarconensis
Vertebra dorsale
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseReptilia
OrdineSaurischia
SottordineSauropodomorpha
InfraordineSauropoda
SuperfamigliaDiplodocoidea
FamigliaRebbachisauridae
GenereNopcsaspondylus
Apesteguía, 2007
SpecieN. alarconensis
Nomenclatura binomiale
Nopcsaspospondylus alarconensis
Apesteguía, 2007

Classificazione

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Questo dinosauro è noto solo grazie a una vertebra dorsale quasi completa, ora andata perduta. La vertebra era stata descritta e illustrata dal paleontologo ungherese Franz Nopcsa, che tuttavia non aveva assegnato un nome all'esemplare[1]. Dalle illustrazioni dettagliate, tuttavia, nel 2007 Sebastian Apesteguía è stato in grado di riconoscere un nuovo genere di dinosauro sauropode. Secondo lo studioso, Nopcsaspondylus (il cui nome significa "vertebra di Nopcsa" in onore del paleontologo ungherese) era un rappresentante dei rebbachisauridi, un gruppo di sauropodi diplodocoidi contraddistinti da caratteristiche vertebre con un corpo centrale piccolo e grandi cavità, rinvenuti con una certa frequenza nei terreni del Cretaceo in Sudamerica e in Africa[2]. Proveniente dalla formazione Candeleros, risalente al Coniaciano, questa vertebra è l'evidenza più recente di un diplodocoide.

Come tutti i diplodocoidi, si suppone che anche Nopcsaspondylus possedesse un corpo massiccio e collo e coda molto lunghi.

  1. ^ Nopcsa, Franz (1902). "Notizen über Cretacischen Dinosaurier. Pt. 3. Wirbel eines südamerikanischen Sauropoden." (in German). Akademie der Wissenschaften 3: 108–114.
  2. ^ Apesteguía, Sebastián (2007). "The sauropod diversity of the La Amarga Formation (Barremian), Neuquén (Argentina)". Gondwana Research in press: 533. doi:10.1016/j.gr.2007.04.007

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