Il geroglifico dei Nove archi è, nella convenzione dei geroglifici egizi, il simbolo utilizzato per indicare i nemici dell'Antico Egitto. Nel corso del tempo i "nemici" vennero identificati con diverse popolazioni (in principio di Nubiani), pertanto non esiste una vera e propria lista di nove popolazioni nemiche[1]. Nella resa grafica, i "Nove archi" sono raffigurati l'uno differente dall'altro, a seconda della rilevanza data al nemico specifico in relazione all'epoca di realizzazione.

La "Sfinge bronzea di Thutmose III" raffigura il faraone accovacciato sui "Nove archi". Le Pavoncelle raffigurate sul fronte del piedistallo recitano Tutti i popoli rendono omaggio.

Famose raffigurazioni

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Statua di Djoser

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Una delle più antiche raffigurazioni dei "Nove archi" è presente nella statua del faraone Djoser: il sovrano, seduto, poggia i piedi sui nove archi, in questo caso simbolo dei Nubiani da lui sconfitti[2].

Tomba di Tutankhamon

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La tomba del faraone Tutankhamon ha una famosa rappresentazione dei "Nove archi". La tomba era chiusa da un cordone con un sigillo d'argilla sul quale era impresso Anubis, accovacciato come uno sciacallo sopra i nove archi, in un lungo cartiglio verticale.

  1. ^ Wilson KA (2005), The Campaign of Pharaoh Shoshenq I into Palestine, Tubinga, Mohr Siebeck, p. 61.
  2. ^ "Enemies of Civilization: Attitudes toward Foreigners in Ancient Mesopotamia, Egypt, and China", Mu-chou Poo, Mu-chou Poo Muzhou Pu. SUNY Press, Feb 1, 2012. p. 43. Retrieved 7 jan 2017

Bibliografia

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  • Grimal N (2011), Storia dell'antico Egitto, IX ed., Roma-Bari, Laterza, ISBN 978-88-420-5651-5.
  • Valbelle D (1990), Les Neuf Arcs. L’Égyptien et les Étrangers de la Préhistoire à la conquête d'Alexandre, Parigi.
  • Wilson KA (2005), The Campaign of Pharaoh Shoshenq I into Palestine, Tubinga, Mohr Siebeck.

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