Nozze romane

raccolta di poesie di Alda Merini

Nozze romane è una raccolta di poesie della scrittrice italiana Alda Merini. La raccolta venne pubblicata nel 1955 dall'editore Schwarz nella collana intitolata "Dialoghi col poeta".

Nozze romane
AutoreAlda Merini
1ª ed. originale1955
GenerePoesia
Lingua originaleitaliano

L'angoscia, dalla quale non riesce a liberarsi, è l'elemento più doloroso nella mente della giovane Alda e tema ricorrente della raccolta. Anche nella poesia "Nozze romane" datata 29 dicembre 1948, la scrittrice, nell'immaginare i futuri incontri con il suo sposo nella nuova casa, prova angoscia, paura e ansia.

La poesia "Una Maddalena", "è evangelica metafora del rapporto interiore della ragazza col Maestro, il Poeta, Salvatore Quasimodo; una notevole e ben costruita lirica del 14 marzo 1949".[1]

Due solo le liriche che esprimono una certa speranza nell'avvenire: "Io vorrei, superato ogni tremore" e "Anche se addormentata" mentre numerosi sono i motivi iconici in "La pietà", "La sibilla Cumana", "Giovanni Evangelista", "Cristo portacroce", "Il fanciullo, (statua sepolcrale)", dove ritorna martellante il tema della Morte.

"Così, sopra una forma già distesa/nel certo abbraccio dell'intuizione,/crolla la lenta pausa finale/che intossica di morte l'avventura.[2]

"Ed io incido col soffio del respiro/mentre la Morte s'alza in me supina/per un connubio acceso di sospetti".[3]

"Ma la Morte mi porge il suo richiamo/ancor troppo presente perché io/rida delle mie antiche conoscenze".[4]

  1. ^ Maria Corti, in Prefazione a Alda Merini. Fiore di poesia. 1951-1997, Einaudi, Torino, 1998, pag. IX
  2. ^ da La Sibilla Cumana in Nozze Romane, op. cit., pag. 46
  3. ^ da Giovanni Evangelista in Nozze Romane, op. cit., pag. 47
  4. ^ da "Il fanciullo (statua sepolcrale) in Nozze romane, op. cit., pag. 49

Voci correlate

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