Nu Geminorum

stella nella costellazione dei Gemelli

Nu Geminorum (abbreviato ν Gem o HD 45542) è una stella binaria, o forse multipla,[1] nella costellazione dei Gemelli. È visibile ad occhio nudo con una magnitudine apparente di 4,16.[2] In base alle misure del satellite Hipparcos,[3] il sistema mostra una parallasse di 5,99 mas, il che indica una distanza di circa 540 anni luce dalla Terra.

Nu Geminorum
Nu Geminorum
CostellazioneGemelli
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta06h 28m 57,79s
Declinazione+20° 12′ 43,69″
Dati osservativi
Magnitudine app.4,14
Nomenclature alternative
HD 45542, HIP 30883

Coordinate: Carta celeste 06h 28m 57.79s, +20° 12′ 43.69″

Nu Geminorum A modifica

Le due stelle principali del sistema, denominate Nu Geminorum Aa e Ab, compiono un'orbita l'una intorno all'altra con un periodo di 18,75 anni e un'eccentricità di 0,297.[1] C'è grande incertezza sulla classificazione spettrale di queste stelle, che varia da una stella della sequenza principale a una stella gigante. In ogni caso, lo spettro luminoso indica la presenza di una terza stella di tipo Be nel sistema.[4]

Nu Geminorum B modifica

Nu Geminorum B, o HD 257937, è una stella binaria di tipo A0 situata a circa due minuti d'arco da Nu Geminorum A,[5] le cui componenti sono designate Nu Geminorum Ba e Bb. Non è chiaro se il sistema Nu Geminorum B sia gravitazionalmente legato a Nu Geminorum A, da cui dista 17000 UA[6]; il Multiple Star Catalog lo include nel sistema, rendendo Nu Geminorum un sistema quadruplo.[7]

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Z. Cvetković e S. Ninković, Orbits for two short-period and two long-period binaries, in New Astronomy, vol. 13, n. 8, 1º novembre 2008, pp. 587–592, DOI:10.1016/j.newast.2008.03.005. URL consultato l'11 luglio 2023.
  2. ^ D. L. Crawford, J. V. Barnes e J. C. Golson, Four-color, H-beta and UBV photometry for bright B-type stars in the northern hemisphere., in The Astronomical Journal, vol. 76, 1º dicembre 1971, pp. 1058–1071, DOI:10.1086/111220. URL consultato l'11 luglio 2023.
  3. ^ (EN) F. van Leeuwen, Validation of the new Hipparcos reduction, in Astronomy & Astrophysics, vol. 474, n. 2, 1º novembre 2007, pp. 653–664, DOI:10.1051/0004-6361:20078357. URL consultato l'11 luglio 2023.
  4. ^ J. Silaj, C. E. Jones e T. A. A. Sigut, THE Hα PROFILES OF Be SHELL STARS, in The Astrophysical Journal, vol. 795, n. 1, 15 ottobre 2014, pp. 82, DOI:10.1088/0004-637x/795/1/82. URL consultato l'11 luglio 2023.
  5. ^ HD 257937, su simbad.unistra.fr. URL consultato il 12 luglio 2023.
  6. ^ Nu Geminorum, su stars.astro.illinois.edu. URL consultato l'11 luglio 2023.
  7. ^ Andreï Tokovinine, Nu Geminurum, su ctio.noirlab.edu, Multiple Star Catalog (MSC). URL consultato l'11 luglio 2023.

Collegamenti esterni modifica

  • nu. Gem, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato l'11 luglio 2023.
  • Nu Geminorum, su stars.astro.illinois.edu. URL consultato l'11 luglio 2023.
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