Occhio nudo

osservazione astronomica svolta senza l'ausilio di telescopi

L'osservazione ad occhio nudo è l'esame condotto in vari ambiti dall'essere umano senza l'aiuto o il sostegno di eventuali strumenti ottici, come telescopi, binocoli, microscopi, visori notturni ecc., ma soltanto con il nudo apparato visivo (occhio), fatta eccezione per gli occhiali da vista, in quanto servono per normalizzare le ametropie. Ciò significa che il fattore di ingrandimento di questa visione, è relativo ad 1x, come valore di riferimento nominale.

Benché nell'espressione ad occhio nudo il termine "occhio" venga usato al singolare, è sottinteso che la visione sia attuata con entrambi gli occhi contemporaneamente (visione binoculare), com'è normale nella vita quotidiana.

L'osservazione ad occhio nudo, può essere effettuata con diverse modalità e in diverse condizioni: l'occhio nudo in pieno sole si comporta, ad esempio, in maniera diversa dall'occhio nudo sotto un cielo stellato.

Precisazioni

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L'occhio nudo fornisce un ingrandimento relativo pari a 1x: questo valore è il riferimento per tutte le altre condizioni di osservazione ingrandita, quando vengono svolte con strumenti ausiliari, come la lente di ingrandimento, il microscopio, il binocolo, il cannocchiale o il telescopio. Infatti, tutti gli strumenti di osservazione (tranne il telescopio), nelle loro specifiche indicano il valore di ingrandimento che possono offrire all'occhio nudo (6x, 10x, 60x ecc.). E sebbene questo valore non sia vincolato alla possibilità che l'osservazione ausiliaria venga fatta con uno o con entrambi gli occhi, in quanto il valore di ingrandimento non cambia, la capacità della visione operata con entrambi gli occhi determina una percezione più precisa dei dettagli osservati, rispetto alla visione monoculare. Questa differenza può essere paragonabile o equiparabile anche ad valore di ingrandimento aggiuntivo: ovvero, rispetto alla visione binoculare, i dettagli osservati con un singolo occhio potrebbero apparire visibili solo se aiutato da una misura di ingrandimento ulteriore. Questa differenza varia tra individui e situazioni, ma con valori medi quantificabili tra il 140% e il 240% o anche di più (in rari casi): cioè, per vedere lo stesso livello di dettaglio di un oggetto osservato con un binocolo 10x (in visione binoculare), lo stesso osservatore che usasse un cannocchiale o un telescopio (in visione monoculare), potrebbe dovrer ricorrere ad un ingrandimento maggiore, tra 14x (1,4x = 140%) e 24x (2,4x = 240%). La visione binoculare è in grado di aumentare anche la quantità di luce in ingresso, almeno del 140%.

In astronomia osservativa

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In astronomia, il termine occhio nudo si utilizza in riferimento a corpi e fenomeni celesti visibili da chiunque, come la Luna, i pianeti più grandi e più vicini alla Terra, le stelle con magnitudine apparente inferiore ad un certo valore, le congiunzioni astronomiche, alcune comete, alcuni sciami meteorici, ecc. Come dato di riferimento convenzionale per l'ambito astronomico, l'occhio nudo può vedere stelle con magnitudine apparente inferiore a 6 (o tra 6 e 7) e la risoluzione angolare è data essere convenzionalmente di circa 3 primi d'arco (o ~ 180 secondi d'arco), anche se alcuni testi indicano 60 sec e in altri fino a 10 sec; ad esempio, l'oggetto più lontano visibile ad occhio nudo è la Galassia del Triangolo, oppure è possibile separare ad occhio nudo le componenti principali della stella quadrupla ε Lyrae ed osservare il pianeta Urano. Queste prestazioni richiedono però condizioni ottimali, come un cielo con eccellente trasparenza ed un ambiente buio e privo di inquinamento luminoso.

Tuttavia, non solo alcune persone affermano di possedere una vista «più acuta» di questa, dove aneddoti non verificabili riportano la visione ad occhio nudo dei satelliti galileiani di Giove o delle fasi di Venere, ma in effetti l'occhio nudo è notoriamente più prestante di questi limiti più o meno accettati convenzionalmente in astronomia. Ad esempio, nelle migliori condizioni, Urano mostra un disco con diametro apparente di appena 3,87 secondi d'arco[1]; per cui, come sarebbe possibile vederlo ad occhio nudo? È possibile, perché la visione ad occhio nudo possiede delle capacità correlate (come la visione binoculare e la visione fotopica), che non possono essere relegate solamente alla visione notturna e alla bassa risoluzione.

La visione ad occhio nudo possiede proprietà molto più performanti, anche di quelle elencate nelle condizioni di uno studio oculistico o oftalmico, e differiscono anche di molto, in base alle condizioni di osservazione e tra gli individui; per cui, non è possibile dare valori di riferimento univoci che riguardino tutti gli esseri umani, e in qualsiasi occasione/condizione. Quelli dati (es: 60 sec) sono solo valori nominali, indicativi, di massima.

  1. ^ Urano e Nettuno: Caratteristiche fisiche, su UAI Pianeti. URL consultato il 12 marzo 2024.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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