In fluidodinamica, il numero di Ursell indica la non linearità delle lunghe onde di gravità superficiali su uno strato fluido. Si tratta di un parametro adimensionale che deve il suo nome a Fritz Ursell, che ne discusse il significato fisico nel 1953.[1]

Caratteristiche di un'onda.

Formalismo matematico

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Il numero di Ursell deriva dall'espansione in serie dell'onda di Stokes, una serie perturbativa applicata a onde periodiche non lineari, nel limite di onde lunghe in acque basse, quando la lunghezza d'onda è molto più grande della profondità dell'acqua.

Il numero di Ursell viene definito come:

 

che, a parte la costante 3 / (32 π2), è il rapporto dell'ampiezza del termine di secondo ordine rispetto a quello di primo ordine nell'elevazione del pelo libero dell'acqua.[2]

I parametri utilizzati sono:

  • H : l'altezza dell'onda, cioè la differenza tra l'elevazione della cresta dell'onda e il suo ventre,
  • h : la profondità media dell'acqua,
  • λ : la lunghezza d'onda, che deve essere grande in rapporto alla profondità dell'acqua, cioè λh.

Pertanto il parametro di Ursell è l'altezza relativa dell'onda H / h, moltiplicata per la lunghezza d'onda relativa λ / h al quadrato.

Per onde lunghe (λh) con numeri di Ursell piccoli, U ≪ 32 π2 / 3 ≈ 100,[3] si può applicare la teoria lineare delle onde. Negli altri e più frequenti casi, si deve applicare una teoria non lineare per onde abbastanza lunghe (λ > 7 h)[4] come l' equazione di Korteweg-de Vries o l'approssimazione di Boussinesq.

Questo parametro, con una differente normalizzazione, era già stato introdotto da George Stokes nel suo storico studio sulle onde di gravità del 1847.[5]

  1. ^ F. Ursell, The long-wave paradox in the theory of gravity waves, in Proceedings of the Cambridge Philosophical Society, vol. 49, n. 4, 1953, pp. 685–694, Bibcode:1953PCPS...49..685U, DOI:10.1017/S0305004100028887.
  2. ^ Dingemans (1997), Part 1, §2.8.1, pp. 182–184.
  3. ^ Questo fattore è collegato alla costante (trascurata) nel rapporto di ampiezza tra il termine al secondo ordine rispetto a quello di primo ordine nell'espansione in serie dell'onda di Stokes.(Dingemans (1997), p. 179 & 182.)
  4. ^ Dingemans (1997), Part 2, pp. 473 & 516.
  5. ^ G. G. Stokes, On the theory of oscillatory waves, in Transactions of the Cambridge Philosophical Society, vol. 8, 1847, pp. 441–455.
    Reprinted in: G. G. Stokes, Mathematical and Physical Papers, Volume I, Cambridge University Press, 1880, pp. 197–229.

Bibliografia

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  • M. W. Dingemans, Water wave propagation over uneven bottoms, Advanced Series on Ocean Engineering, vol. 13, Singapore, World Scientific, 1997, ISBN 981-02-0427-2. In 2 parts, 967 pages.
  • I. A. Svendsen, Introduction to nearshore hydrodynamics, Advanced Series on Ocean Engineering, vol. 24, Singapore, World Scientific, 2006, ISBN 981-256-142-0. 722 pages.
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