L'ottodontoterio (gen. Octodontotherium) è un mammifero xenartro estinto, di incerta collocazione sistematica. Visse nell'Oligocene superiore (circa 28 - 23 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Sudamerica.

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Octodontotherium
Astragalo di Octodontotherium
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Xenarthra
Ordine Pilosa?
Sottordine Phyllophaga?
Famiglia Orophodontidae?
Genere Octodontotherium

Descrizione modifica

Questo animale è noto per resti incompleti, sufficienti tuttavia a permetterne una ricostruzione parziale. Octodontotherium era uno xenartro di dimensioni medio-grandi, molto robusto e pesante, sicuramente di mole maggiore rispetto ai bradipi terricoli leggermente successivi come Hapalops del Miocene. La mandibola era pesante e alta, con una sinfisi allargata che assomigliava a quella di alcuni milodontidi.

La serie dentaria inferiore era costituita da elementi divergenti; i primi denti erano obliqui in avanti. La fila dentaria era continua e priva di diastema, lunga circa 11 centimetri. Nella mandibola, il primo e il secondo molare avevano sezione reniforme, mentre il terzo e il quarto molare erano composti da due grandi lobi separati da un istmo. Per quanto riguarda i denti superiori, il primo e il secondo molare erano arcuati in avanti, con sezione reniforme, mentre il terzo aveva la forma di un prisma rettangolare e il quarto era bilobato, come gli ultimi denti inferiori. Il quinto molare superiore era formato da due lobi diseguali.

L'astragalo era molto specializzato: in alcune caratteristiche assomigliava a quello di Glossotherium e di Prepotherium, con un condilo interno globulare che contrastava con il condilo interno molto esteso. Gli elementi del carpo erano simili a quelli dei megalonichidi del Miocene inferiore, ma presentavano caratteristiche distinte come lo scafoide molto largo e spesso. Le estremità erano dotate di cinque dita; il secondo metatarso assomigliava a quello di Analcimorphus, e le falangi erano compresse lateralmente.

Classificazione modifica

Il genere Octodontotherium, noto anche come Octodontherium, venne descritto per la prima volta nel 1895 da Florentino Ameghino, sulla base di resti fossili ritrovati in terreni dell'Oligocene superiore a Deseado in Patagonia (Argentina). La specie tipo è Octodontotherium grandae, ma due anni dopo lo stesso Ameghino descrisse una nuova specie, O. crassidens, proveniente dagli stessi terreni.

Octodontotherium è stato ascritto alla famiglia Orophodontidae, un gruppo misterioso di mammiferi xenartri dall'incerta classificazione. Di dimensioni maggiori rispetto al genere eponimo Orophodon, Octodontotherium potrebbe essere stato un ramo collaterale. In ogni caso, gli orofodontidi sono stati a lungo ritenuti bradipi corazzati, a causa del ritrovamento negli stessi terreni di Deseado di alcuni osteodermi noti come Palaeopeltis, che Albert Gaudry nel 1906 attribuì agli stessi orofodontidi. Successivamente Octodontotherium è stato attribuito anche alla famiglia dei milodontidi, ed è stato visto come un membro basale (anche se insolitamente grande) del gruppo. Studi più recenti hanno però preferito lasciare l'attribuzione originale agli orofodontidi (Guilherme et al., 2011).

Paleoecologia modifica

Un'analisi dell'usura dentaria di Octodontotherium e di Orophodon ha indicato che questi animali solitamente dovevano nutrirsi di foglie abbastanza tenere, ma che occasionalmente si cibavano di vegetazione più dura (ad esempio semi) (Kalthoff e Green, 2018).

Bibliografia modifica

  • F. Ameghino. 1894. Sur les oiseaux fossiles de Patagonie; et la faune mammalogique des couches à Pyrotherium. Boletin del Instituto Geographico Argentino, 15:501-660.
  • F. Ameghino. 1897. Mammiféres crétacés de l’Argentine (Deuxième contribution à la connaissance de la fauna mammalogique de couches à Pyrotherium) [Cretaceous mammals of Argentina (second contribution to the knowledge of the mammalian fauna of the Pyrotherium Beds)]. Boletin Instituto Geografico Argentino, 18(4–9):406-521.
  • Gaudry, A. 1906. Fossiles de Patagonie: Étude sur une portion du monde antarctique. Annales de paléontologie, 1:101-143.
  • T. J. Gaudin. 1995. The ear region of edentates and the phylogeny of Tardigrada (Mammalia, Xenarthra)'. Journal of Vertebrate Paleontology, 15(3):672-705.
  • Guilherme, E., Bocquentin, J. & A.S. Porto. 2011. A new specimen of the genus Octodontobradys (Orophodontidae, Octodontobradyinae) from the Late Miocene-Pliocene of the Southwestern Amazon Basin, Brazil. Anuário do Instituto de Geociências, UFRJ 34: 38-45.
  • Daniela C. Kalthoff; Jeremy L. Green (2018). Feeding ecology in Oligocene mylodontoid sloths (Mammalia, Xenarthra) as revealed by orthodentine microwear analysis. Journal of Mammalian Evolution, 25 (4): 551–564. doi:10.1007/s10914-017-9405-x. PMC 6209052. PMID 30443148.

Collegamenti esterni modifica