Omicidio di Giulia Tramontano

L'omicidio di Giulia Tramontano è un caso di cronaca nera verificatosi in Italia nel 2023.

Omicidio di Giulia Tramontano
omicidio
Tipoavvelenamento e accoltellamento
Data28 maggio 2023
LuogoSenago
StatoBandiera dell'Italia Italia
Armaveleno e coltello
ObiettivoGiulia Tramontano
ResponsabiliAlessandro Impagnatiello
Conseguenze
Morti1

Insieme all'omicidio di Giulia Cecchettin, è stato il caso che nel 2023 ha maggiormente contribuito ad alimentare, presso l'opinione pubblica italiana, il dibattito sul femminicidio e sulla violenza di genere.[senza fonte]

I fatti

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Il 28 maggio 2023 venne denunciata la scomparsa di una donna di 29 anni, Giulia Tramontano, in stato di gravidanza al settimo mese.[1]

La donna svolgeva la professione di agente immobiliare a Senago, località dove si era trasferita cinque anni prima dalla provincia di Napoli per andare a convivere con il fidanzato Alessandro Impagnatiello, che effettuò la denuncia di scomparsa ai carabinieri.[2] L'uomo, di 30 anni, era già padre di un bambino avuto da una precedente relazione sentimentale,[3].

I familiari della donna sono convinti fin dall'inizio che non si tratti di un caso di allontanamento volontario, tanto che Chiara, sorella di Giulia, contattò la redazione del programma televisivo Chi l'ha visto? fin dalla domenica 28 maggio, dopo che Giulia non risultava più reperibile né di persona né via telefono. L'ultimo contatto risaliva infatti alle ore 21:43 di sabato 27 maggio,[4] in cui Giulia, via messaggio, saluta la madre e le dice di stare andando a riposare.

Il telefono della donna risultava effettivamente non più attivo dalla tarda serata del sabato 27,[5] e il fidanzato Impagnatiello si era recato a fare la denuncia di scomparsa nel pomeriggio di domenica 28,[5] dopo che in mattinata si era recato al lavoro, svolgendo la professione di barman in un albergo di lusso.[5] L'uomo dichiara inizialmente di avere visto per l'ultima volta Giulia quella domenica mattina sul letto in pigiama,[4] al momento di uscire di casa per andare a lavorare. Ma già al momento della denuncia, il suo racconto dei fatti risulta poco credibile, tanto che ha fornito alle forze dell'ordine anche un indirizzo inesistente per cercare la Tramontano.[6]

Dalle indagini emerge che Giulia Tramontano aveva da poco scoperto che il fidanzato aveva una doppia vita sentimentale. Egli infatti intratteneva una relazione clandestina con una collega americana, la quale era precedentemente rimasta incinta ma aveva fatto ricorso all'interruzione volontaria di gravidanza.[6]

Nell'automobile di Impagnatiello vengono rilevate tracce biologiche, e di conseguenza l'uomo diventa ufficialmente indagato per omicidio.[6] Si scopre inoltre che con la sua collega e amante (della quale non viene rivelata l'identità ai mass media) Impagnatiello aveva sempre parlato della Tramontano in maniera denigratoria e sminuente, attribuendole persino un disturbo mentale.[6]

Tra il 31 maggio e il 1° giugno, Impagnatiello confessa di essere il responsabile della morte di Giulia e fornisce indicazioni agli inquirenti per fare ritrovare il suo cadavere.[7] L'uomo ha ucciso la donna all'interno dell'abitazione in cui la coppia conviveva, con numerose coltellate. Ha poi tentato di bruciare il corpo due volte: la prima nella vasca da bagno di casa utilizzando alcol etilico, la seconda fuori dall'appartamento con la benzina.[8] Viene quindi incriminato per omicidio aggravato, interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere.[9] Dalle analisi effettuate sul suo telefono, risulta che Impagnatiello ha effettuato ricerche sul web relative a come disfarsi di un corpo e come cancellare tracce di sangue.[10]

Dopo averla uccisa, l'uomo ha gettato il telefono della vittima e i suoi documenti in un tombino.[11] Prima di disfarsi del suddetto telefono, lo ha utilizzato con lo scopo di depistare le indagini.[11]

Attraverso l'autopsia, si scopre che sia nel sangue della donna e sia nel feto era presente una quantità notevole di veleno per topi.[12] Viene riscontrato anche che Impagnatiello, nei mesi antecedenti all'omicidio, aveva cercato su internet "Quanto veleno per topi è necessario per uccidere una persona"[13] e aveva effettuato analoghe ricerche per comprendere le modalità di somministrazione del veleno e le tempistiche con cui avrebbe dovuto fare effetto. Giulia Tramontano si era lamentata con le amiche di avere terribili dolori allo stomaco e di sentirsi come se fosse stata drogata, ma non sospettò minimamente del suo fidanzato.[13] Dall'autopsia emerge anche che la Tramontano era stata colpita inizialmente alle spalle per poi essere ulteriormente colpita in varie zone del collo. In totale, l'assassino la colpì con 37 coltellate,[13] nessuna delle quali però su un punto vitale. La vittima morì per dissanguamento. Ciò fa scattare l'ulteriore accusa dell'aggravante della crudeltà, insieme all'aggravante della premeditazione dovuta al veleno somministrato costantemente per mesi.

Reazioni mediatiche

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Il delitto ha suscitato un notevole sdegno e indignazione da parte degli organi di stampa, dei commentatori televisivi e degli editorialisti. È stato messo in evidenza come il problema del femminicidio sia solamente la punta dell’iceberg, in quanto ogni giorno le donne sopportano abusi e sopraffazioni.[14] Tuttavia, il modo in cui è stata trattata la vicenda ha suscitato critiche negative da parte dei rappresentanti del mondo femminista, in particolare riguardo ad alcune narrazioni stereotipate che vorrebbero etichettare il responsabile di questo crimine come un "mostro" o un "malato", anziché riconoscere la gravità del fenomeno sistemico della violenza maschile.[15]

Reazioni politiche

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La presidente del consiglio Giorgia Meloni ha telefonato personalmente alla madre di Giulia Tramontano per esprimerle la sua vicinanza[16] e ha riconosciuto che il problema della violenza sulle donne è un problema culturale.

Il Comune di Milano decide di conferire a Giulia Tramontano il premio "Ambrogino d'Oro alla memoria"[17] e il Comune di Senago le dedica il programma di eventi "Per Giulia".

Il processo

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Il 18 gennaio 2024 inizia il processo di primo grado contro Alessandro Impagnatiello. Il primo atto sono le dichiarazioni spontanee dell'imputato, che ammette la sua colpevolezza.[18] I capi di accusa sono omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà, dai futili motivi e dal vincolo di convivenza; interruzione non consensuale di gravidanza; occultamento di cadavere.[19] I giudici decidono di non accettare la richiesta di costituirsi parte civile avanzata dal Comune Senago, dalla Associazione Penelope e dalla Associazione Polis. L'unica parte civile del processo è quindi la famiglia della vittima Giulia Tramontano.[20]

Nel corso delle successive udienze del primo grado, l'assassino riconosce di avere avvelenato la sua vittima nei mesi precedenti all'omicidio, ma afferma di averlo fatto al solo scopo di causarle un aborto. Conferma poi di averla uccisa in casa la sera del 27 maggio, di avere tentato di occultarne il cadavere senza riuscirci, e di essere andato a pranzo dalla madre con il cadavere nel bagagliaio.[21]

  1. ^ Scomparsa da Senago, allarme per Giulia incinta al settimo mese, su ilgiorno.it, 29 maggio 2023.
  2. ^ Scomparsa la 29enne Giulia Tramontano da Senago, è incinta al settimo mese. I familiari: Aiutateci a ritrovarla, su milano.repubblica.it, 29 maggio 2023.
  3. ^ Chi è Alessandro Impagnatiello, l’uomo che ha ucciso Giulia Tramontano, su ilgiorno.it, 31 maggio 2023.
  4. ^ a b Chi l'ha visto?, Alessandro Impagnatiello indagato per l'omicidio di Giulia Tramontano, su today.it, 31 maggio 2023.
  5. ^ a b c Giulia, scomparsa a 29 anni incinta: Era scossa per aver scoperto una vita parallela del fidanzato, su huffingtonpost.it, 31 maggio 2023.
  6. ^ a b c d Chi è Alessandro Impagnatiello, il barman indagato dopo la scomparsa della fidanzata Giulia Tramontano, su open.online, 31 maggio 2023.
  7. ^ Ritrovata morta a Senago Giulia Tramontano, il fidanzato confessa l’omicidio, su legnanonews.com, 1° giugno 2023.
  8. ^ Alessandro Impagnatiello, deliri e bugie dopo l'omicidio. Chi è l'assassino di Giulia Tramontano, su huffingtonpost.it, 1° giugno 2023.
  9. ^ Alessandro Impagnatiello confessa: ha ucciso a coltellate la fidanzata Giulia Tramontano, su milanotoday.it, 1° giugno 2023.
  10. ^ Nei messaggi la rabbia di Giulia prima dell’omicidio. Le ricerche di lui sul web, su radiolombardia.it, 1° giugno 2023.
  11. ^ a b Omicidio Giulia Tramontano, trovato il coltello nell’abitazione di Senago. Si cerca il cellulare nei tombini della Comasina, su open.online, 6 giugno 2023.
  12. ^ Omicidio Giulia Tramontano, la tremenda scoperta: Impagnatiello avvelenava lei e il feto da mesi, su milanotoday.it, 30 agosto 2023.
  13. ^ a b c Impagnatiello tentava di uccidere Giulia Tramontano da mesi: il veleno per topi, le ricerche su come usarlo e i presentimenti della 29enne, su open.online, 30 agosto 2023.
  14. ^ Lo sapevamo tutte che Giulia Tramontano non sarebbe tornata a casa, su today.it, 1° giugno 2023.
  15. ^ Il trionfo dello stereotipo nella narrazione tossica del femminicidio e nella vita quotidiana, su romagnanotizie.net, 7 giugno 2023.
  16. ^ Meloni: Ho chiamato la madre di Giulia. Sul duplice omicidio confido nei magistrati, su secoloditalia.it, 9 giugno 2023.
  17. ^ Senago: Ambrogino d’Oro alla memoria a Giulia Tramontano, su ilcittadinomb.it, 15 novembre 2023.
  18. ^ Processo Giulia Tramontano, Alessandro Impagnatiello in lacrime in aula: Mi scuso, non posso chiedere il perdono, su open.online, 18 gennaio 2024.
  19. ^ Giulia Tramontano: storia di un femminicidio, su vanityfair.it, 17 gennaio 2024.
  20. ^ Omicidio Giulia Tramontano, inizia il processo per Alessandro Impagnatiello: la famiglia l’unica parte civile, su fanpage.it, 18 gennaio 2024.
  21. ^ Impagnatiello in aula: Davo il veleno a Giulia mentre dormiva per farla abortire. A pranzo da mia madre col cadavere in auto, su open.online, 27 maggio 2024.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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