Omicidio di Katty Skerl

L'omicidio di Catherine "Katty" Skerl è un fatto di cronaca nera avvenuto a Grottaferrata (RM) il 21 gennaio 1984. La vittima era una studentessa romana iscritta alla Federazione Giovanile Comunista Italiana. Il delitto è rimasto irrisolto.

Antefatto

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Peter Skerl.

Catherine "Katty" Skerl (n. a Sala in Svezia il 5 gennaio 1967) era figlia del regista Peter Skerl e di Elisa Bartolomei, bibliotecaria al Comune di Roma. I genitori erano all'epoca del suo omicidio erano separati. Katty frequentava il Liceo artistico "Giulio Romano" a Ponte Milvio ed era iscritta alla Federazione Giovanile Comunista Italiana, l'organizzazione giovanile del Partito Comunista Italiano e viveva con la madre e il fratello Alexander in via Isidoro del Lungo, 54 nel quartiere Talenti[1]. Il 24 giugno 1983 partecipò anche al comizio di chiusura della campagna elettorale del segretario del PCI Enrico Berlinguer in piazza San Giovanni. La zona sede della scuola era luogo di scontri tra studenti delle opposte fazioni politiche.

L'omicidio

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Il 21 gennaio partecipò ad una festa dell'amica Laura P. in largo Cartesio, 7 a circa 1 km da casa sua e aveva un borsone di tela con il cambio per la notte e l'abbigliamento per la neve da indossare il giorno dopo per andare a sciare a Campo Felice. Alle 18:30 salutò gli amici per recarsi dalla sua amica Angela L. alla fermata Lucio Sestio della linea A della metropolitana ma si fermò a parlare nell'edificio fino alle 18:45. Chiese a suo fratello di accompagnarla ma lui rifiutò di lasciare la festa e non volle Francesco Morini, che era il suo fidanzato. L'appuntamento con l'amica era fissato alle 19:45 ma la ragazza non arrivò mai a quell'ora ad incontrarla. Per raggiungere la fermata di Lucio Sesto avrebbe dovuto recarsi con l'autobus 37 fino alla Stazione Termini poi prendere la linea A della metropolitana fino a Lucio Sesto e sicuramente non sarebbe mai arrivata puntuale all'incontro. La sua amica Angela L. viveva al quartiere Ostiense in via Bove a 3 km di distanza dalla fermata della metropolitana.

Si persero le tracce di Catherine dopo essere uscita dall'edificio, Angela L. arrivò alla fermata alle 19:15 e attese fine alle 19:30 e non vedendola arrivare ritornò a casa sua, chiamò la famiglia Skerl alle 19:30 poi alle 22:30. La famiglia Skerl si recò la mattina dopo a sporgere denuncia di scomparsa ma il suo cadavere venne ritrovato verso le 9 del mattino tra le vigne di via Rocca di Papa, 12 a Grottaferrata in posizione supina, senza tracce di violenza sessuale. Il suo viso era coperto di terra, sassi e foglie, e nella mano sinistra stringeva un ciuffo d'erba. L'autopsia di Catherine Skerl, eseguita dal professor Calabrese rivelò che la causa della morte fu asfissia da strangolamento, con lesioni interne causate da costole fratturate. L'assassino aveva inizialmente tentato di strangolarla con un filo di ferro e successivamente ha utilizzato la cintura rossa del suo borsone per finirla, premendole il viso in una pozzanghera e causandole la morte. L'assassino prima di ucciderla le spezzò la spina dorsale e alcune costole. L'orario della morte è stato stato stimato dal medico legale tra le 21:30 e le 23:00. Nell'analisi dello stomaco è stato trovato solo il cibo ingerito durante una festa organizzata dall'amica, senza tracce di attività sessuale, e l'esame tossicologico risultò negativo.

Le indagini

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Venne sospettato del delitto il serial killer Maurizio Giugliano[2] ma venne in seguito prosciolto da tutte le accuse anche se la sua fidanzata Rosa affermò di averlo visto con i pantaloni sporchi di sangue e ad una testimonianza anonima di aver visto la ragazza salire su una Vespa assieme ad un ragazzo e la Vespa era simile a quella di Giugliano[3].

I presunti legami con le sparizioni di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori

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Il criminale Marco Fassoni Accetti che si è autoaccusato del rapimento di Emanuela Orlandi e ha fatto ritrovare alla famiglia Orlandi il presunto flauto di Emanuela ma la famiglia non le ha mai creduto ha anche affermato che l'omicidio Skerl è stato compiuto dalla fazione avversa che aveva rapito Emanuela Orlandi a causa delle pressioni sul Vaticano in seguito Accetti affermò che la bara di Katty Skerl era stata rubata per eliminare il legame che la legava al rapimento dell'Olranda; nel 2013 arrivò una lettera anonima indirizzata ad una compagna di Emanuela Orlandi con un biglietto che si riferiva a due [ragazze] more (probabilmente Emanuela Orlandi e Mirella Gregori) e la data dell'omicidio di Katty Skerl[4][5].

La tomba trafugata

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La tomba di Katty Skerl situata al Cimitero monumentale del Verano come era già stato anticipato da Accetti è stata trafugata ed è stato scoperto nel 2022 dopo la riapertura della tomba voluta nel 2021 dalla cugina Laura Mattei; all'interno è stato trovato solo la maniglia d'ottone della bara, la tomba vuota da allora è sotto sequestro da parte della Questura di Roma ed è stata aperta un'indagine contro ignoti per sottrazione di cadavere e la bara con il corpo della ragazza non è stata ancora ritrovata[6].

Bibliografia

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  • Ragazze perdute. Gli ultimi giorni di Katy Skerl, Roma, Paesi Edizioni, 2023, ISBN 979-1255410232.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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