Onfale (Gérôme)

scultura di Jean-Léon Gérôme

Onfale[1] (Omphale) è una scultura in marmo dell’artista francese Jean-Léon Gérôme, realizzata tra il 1886 e il 1887 ed oggi conservata nel museo Georges-Garret, a Vesoul. Uno schizzo a matita dell'opera è conservato al museo d'arte di Dallas, negli Stati Uniti d'America.[2]

Onfale
AutoreJean-Léon Gérôme
Data1886-1887
Materialemarmo
UbicazioneMuseo Georges-Garret, Vesoul

Storia modifica

 
Una fotografia del 1886 raffigurante Gérôme nel suo studio con un bozzetto della statua e la modella.

La statua venne scolpita tra il 1886 e il 1887 e venne esposta al Salon di quell'anno,[3] dove alcuni critici la contrapposero alla Diana di Alexandre Falguière (che era esposta nella stessa galleria) e la definirono "arcaica".[4]

Probabilmente Jean-Léon Gérôme prese come modella per quest’opera Emma Dupont, la quale aveva già posato per altre opere dell'artista, soprattutto nudi artistici.[5] L'anno prima l'artista aveva realizzato un dipinto, intitolato La fine della seduta, che lo ritraeva nel suo studio assieme ad una versione in argilla dell'opera, la quale veniva coperta con un telo dalla modella a compito finito.[6][7] Anche alcune fotografie del 1886 attribuite a Louis Bonnard ritraggono Gérôme nel proprio atelier assieme al bozzetto in argilla e ad Emma Dupont nuda.[4][6]

Descrizione modifica

 
Vista posteriore.

La statua rappresenta Onfale, una regina della Lidia nella mitologia greca, la quale ebbe Eracle come servo per un anno in quanto questo aveva ucciso un suo amico e perciò venne punito dagli dèi. Eracle era costretto ad occuparsi di compiti allora riservati alle donne, come filare, mentre Onfale si vestiva della pelle del leone di Nemea e brandiva la sua clava.

La posa della scultura riprende chiaramente l'Ercole in riposo o Ercole Farnese, una statua greca del periodo ellenistico realizzata dallo scultore Lisippo e oggi nota attraverso una copia in marmo scolpita nel III secolo d.C. da Glicone di Atene. Fin dal Rinascimento Onfale era stata dipinta prendendo come modello di riferimento l'Ercole Farnese, come in un quadro del 1606 di Pieter Paul Rubens che Gérôme stesso potrebbe aver visto al museo del Louvre.[7]

Onfale, che come l'Ercole Farnese è in stato di nudità, si appoggia alla clava di Eracle,[8] accanto alla quale si trova anche un bambino bendato. La pelle del leone nemeo parte dalla sommità della clava e scende fino a toccare il suolo. Sul capo ella porta una ghirlanda di foglie di mirto mentre nella mano destra regge un pomo. Il corpo mascolino da una sensazione di vigore agile, mentre la testa che pende leggermente da un lato da alla donna un'espressione pacificamente dominatrice.[9]

Note modifica

  1. ^ L'illustrazione popolare, E. Treves, 1905. URL consultato il 4 gennaio 2022.
  2. ^ (EN) Omphale - DMA Collection Online, su dma.org. URL consultato il 4 gennaio 2022.
  3. ^ (EN) Marion Harry Spielmann, The Magazine of Art, Cassell, Petter & Galpin, 1887. URL consultato il 4 gennaio 2022.
  4. ^ a b (EN) Susan Waller, Fin de partie: A Group of Self-Portraits by Jean-Léon Gérôme, in Nineteenth-Century Art Worldwide, vol. 9, n. 1, 2010. URL consultato il 4 gennaio 2022.
  5. ^ (EN) Susan Waller, Jean-Léon Gérôme’s Nude (Emma Dupont): The Pose as Praxis, in Nineteenth-Century Art Worldwide, vol. 13, n. 1, 2014. URL consultato il 4 gennaio 2022.
  6. ^ a b (FR) Jean-Léon Gérome, peintre pompier ou académique, su verat.pagesperso-orange.fr. URL consultato il 4 gennaio 2022.
  7. ^ a b (EN) Scott Allan e Mary G. Morton, Reconsidering Gérôme, Getty Publications, 2010, ISBN 978-1-60606-038-4. URL consultato il 4 gennaio 2022.
  8. ^ (EN) Gerald M. Ackerman e Jean Léon Gérôme, The Life and Work of Jean-Léon Gérôme: With a Catalogue Raisonné, Sotheby's Publications, 1986, ISBN 978-0-85667-311-5. URL consultato il 4 gennaio 2022.
  9. ^ (FR) Revue des deux mondes, Au bureau de la Revue des deux mondes, 1887. URL consultato il 4 gennaio 2022.

Bibliografia modifica

  • (EN) Gerald Ackerman, The life and work of Jean-Léon Gérôme; catalogue raisonné, Sotheby's Publications, 1986.

Altri progetti modifica

  Portale Scultura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di scultura