Open world

design del livello di un genere di videogioco

Per open world (in italiano "mondo aperto") si intende un videogioco in cui il giocatore può muoversi liberamente all'interno di un mondo virtuale; infatti è data ampia libertà al giocatore il quale può scegliere come e quando affrontare obiettivi o dedicarsi alla semplice interazione con l'ambientazione e ciò che la popola.

Cronologia ed evoluzione modifica

Anni '80 modifica

Secondo il sito web Ars Technica, il primo videogioco che incarna il concetto e la base futura dell'open world è Colossal Cave Adventure, oltre ad essere un'avventura testuale.[1] Da esso si ispirò successivamente il noto Adventure, considerato il primo videogioco d'avventura e d'azione.[1][2] La svolta definitiva si ebbe nel 1984, con l'uscita di Elite che oltre a possedere il suo genere principale, simulazione di volo è considerato da molti come uno dei pionieri che ha reso possibile "l'open world moderno che tutti oggi noi conosciamo".[3][4][5][6]

Anni '90 modifica

Negli anni '90, videro la luce molti videogiochi open world come: Super Mario 64, un titolo che oltre ad aver rivoluzionato l'open world fu uno dei primi ad utilizzare una grafica tridimensionale, supportato dal joystick analogico.[7] Il sito web 1UP ritiene che Shenmue, videogioco action-adventure del 1999 sviluppato da Sega-AM2, sia il primo videogioco ad implementare una città viva, percorribile liberamente dal giocatore, con il ciclo giorno e notte e un tempo atmosferico dinamico.

Anni 2000 e 2010 modifica

I capitoli in 3D della saga di Grand Theft Auto aprirono la strada ad una nuova generazione di videogiochi di questo genere, mentre con l'arrivo nel 2007 del celebre franchise di Assassin's Creed, con il primo capitolo Assassin's Creed diede al giocatore per la prima volta nella storia del videogioco, la possibilità di esplorare un ambiente storico, grazie all'evoluzione che l'open world fece nel corso del suo tempo. Tra le varie ambientazioni storiche tratte dalla serie, troviamo: la Terra santa durante il periodo delle crociate, il Rinascimento italiano, la Nuova Inghilterra durante la Guerra d'indipendenza americana, i Caraibi durante l'età d'oro della pirateria, Parigi durante la Rivoluzione francese, Londra al culmine della Rivoluzione industriale, l'Antico Egitto, la Grecia durante la guerra del Peloponneso, e Norvegia, Inghilterra e isola d'Irlanda durante il periodo vichingo[8][9].

Descrizione modifica

Un gioco a mondo aperto non implica necessariamente un vero e proprio sandbox, ossia un genere in cui il giocatore dispone di strumenti per modificare il mondo, se stesso e le modalità di gioco. In genere i giochi a mondo aperto fanno rispettare alcune restrizioni per l'ambiente di gioco a causa di limitazioni tecniche assolute o limitazioni imposte dalla linearità di un gioco (per esempio, le aree bloccate di Grand Theft Auto sbloccabili progredendo nella storia). I giochi a mondo aperto tendono ad essere piuttosto difficili da sviluppare, in quanto spesso contengono più trame o più eventi che variano in base alle scelte fatte dal giocatore.

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Ars Staff, Roam free: A history of open-world gaming, su Ars Technica, 25 marzo 2017. URL consultato il 26 maggio 2020.
  2. ^ Gamasutra - Game Design Essentials: 20 Open World Games, su gamasutra.com. URL consultato il 26 maggio 2020.
  3. ^ (EN) Jamie_Sefton 11 July 2008, The roots of open-world games, su gamesradar. URL consultato il 26 maggio 2020.
  4. ^ (EN) The History of Elite: Space, the Endless Frontier, su gamasutra.com. URL consultato il 26 maggio 2020.
  5. ^ (EN) Dan Whitehead, Born Free: the History of the Openworld Game, su Eurogamer, 4 febbraio 2008. URL consultato il 26 maggio 2020.
  6. ^ Feature: The complete history of open-world games (part 1) - ComputerAndVideoGames.com, su web.archive.org, 27 maggio 2008. URL consultato il 26 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2008).
  7. ^ (EN) from Matt Casamassina, Super Mario 64 VC Review - IGN. URL consultato il 26 maggio 2020.
  8. ^ Viaggio nei mondi di Assassin's Creed - Speciale, su VGN.it, 28 settembre 2018. URL consultato il 26 maggio 2020.
  9. ^ Redazione, La Storia di Assassin's Creed (con Desmond Miles), su I Tre Caballeros, 2 novembre 2019. URL consultato il 26 maggio 2020.

Voci correlate modifica

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