Oratorio del Nome di Gesù

L'oratorio del Nome di Gesù è una piccola chiesa di Siena situata in via Comune. L'oratorio appartiene alla Nobile Contrada del Bruco.

Oratorio del Nome di Gesù
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàSiena
Coordinate43°19′24.54″N 11°19′57.36″E / 43.323484°N 11.3326°E43.323484; 11.3326
Religionecattolica di rito romano
TitolareGesù
Arcidiocesi Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzione1665-1670 circa
Completamento1680 circa
Sito webSito ufficiale

Storia modifica

In base a quanto risulta dal libro delle deliberazioni della Nobile Contrada dell'Oca, il 3 maggio 1667 fu stabilito un contributo di mattoni "per soccorrere la Contrada del Bruco che trovavasi in bisogno di materiali per la erezione della Loro Chiesa"[1]. In considerazione anche dello stile barocco della costruzione è probabile che l'oratorio sia stato costruito a partire tra il 1665 e il 1670 circa e terminato pochi anni dopo. Meno probabile è la tesi, sostenuta dallo storico senese Assunto Moretti che pubblico' nel 1906 un resoconto sulle vicende storiche della Nobile Contrada del Bruco, secondo la quale i mattoni fossero invece destinati ad alcuni lavori di ristrutturazione dell'Oratorio già esistente[1]. Moretti baso' la sua tesi su un documento conservato presso la Biblioteca Comunale di Siena[2] in cui risulta che l'Oratorio della Contrada del Bruco sia stato edificato negli anni intorno al 1535[1]. Anche lo storico Aldo Cairola sostiene[3] che l'Oratorio sia stato costruito nel 1538, senza tuttavia citare alcuna fonte. La cosa più probabile è che il documento della Biblioteca si riferisca ad una chiesa preesistente e che l'oratorio risalga invece agli anni 1665-1670 circa, costruita dalla contrada del Bruco stessa al cui interno esisteva una compagnia intitolata al santissimo nome di Gesù.

Descrizione modifica

Il prospetto dell'oratorio è costituito da una semplice facciata intonacata, con lesene laterali in mattoni, cornice quadrangolare del portale a mattoni in vista, finestra rettangolare e timpano triangolare.

Il piccolo interno barocco, dotato di una sola navata e quattro campate, è decorato alle pareti da due tele di Dionisio Montorselli (Circoncisione di Gesù e Adorazione dei Magi) della seconda metà del XVII secolo e, più avanti, da due tele di Giuseppe Nicola Nasini (Santa Caterina e San Bernardino) dell'inizio del XVIII secolo. L'altare conserva una Madonna col Bambino, detta Madonna della Disciplina Maggiore, attribuita a Luca di Tommè e risalente al 1370 circa. La sacra icona è venerata dai brucaioli come patrona e festeggiata sotto il titolo della Visitazione di Maria SS. a S. Elisabetta.

Nell'attiguo museo della Contrada è esposta una croce dipinta del primo ventennio del XIV secolo, proveniente dalla facciata interna della vicina Porta a Ovile, assai rovinata e attribuita ad un seguace di Duccio di Buoninsegna, il cosiddetto Maestro di San Polo in Rosso.

Note modifica

  1. ^ a b c La Chiesa del Bruco, su nobilcontradadelbruco.it, Sito ufficiale della Nobile Contrada del Bruco. URL consultato l'8 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2010).
  2. ^ E, V, 17, f. 150
  3. ^ Aldo Cairola, Giulio Pepi, Siena, le contrade: storia, feste, territorio, aggregazioni, Siena, Il Leccio, 1989, a pag. 158.

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