Oratorio di Sant'Erasmo (Genova)

chiesa di Genova

L'oratorio di Sant'Erasmo è un luogo di culto cattolico situato nel quartiere di Quinto al Mare, in via Sant'Erasmo al Mare, nel comune di Genova nella città metropolitana di Genova.

Oratorio di Sant'Erasmo
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
LocalitàQuinto al Mare (Genova)
Coordinate44°23′05.83″N 9°00′55.29″E / 44.384953°N 9.015358°E44.384953; 9.015358
Religionecattolica di rito romano
TitolareSant'Erasmo
Arcidiocesi Genova
Inizio costruzioneXVI secolo
CompletamentoXVI secolo

Storia e descrizione modifica

 
Il complesso dell'Oratorio

Un primo edificio di culto venne probabilmente edificato già prima del XVI secolo nei pressi dell'agglomerato sul mare di Bagnara, intitolato a sant'Erasmo e forse quale adempimento ad un voto. Una datazione certa è risalente al 1528 quando per l'oratorio Perin del Vaga dipinse il polittico raffigurante Sant'Erasmo tra i santi Pietro e Paolo; quest'ultimo fu successivamente venduto all'Accademia ligustica di belle arti per motivi economici, ma all'interno della chiesa ne è conservata una copia.

Accanto all'oratorio venne edificata nel corso del Seicento una cappella intitolata a san Rocco che fino al 1867, anno della sua demolizione, con il trasferimento dei vari beni e opere d'arte all'interno dello stesso edificio, venne gestita dalla confraternita di Sant'Erasmo.

Esternamente l'edificio si presenta con facciata a capanna semplice e la presenza di vetrate policrome ritraenti la Madonna della Pace e le figure di sant'Erasmo e san Rocco.

Tra le opere pittoriche conservate i dipinti San Michele Arcangelo; la Vergine Maria e san Nicola (XVIII secolo); la Madonna col Bambino, tela commissionata dagli abitanti di Quinto al Mare al termine del secondo conflitto bellico e benedetta nel 1953; le raffigurazioni di Sant'Isidoro e di San Firmina nelle pareti dell'abside. Tra le sculture un crocifisso rinascimentale e, presso l'altare maggiore in marmo, l'effige di Sant'Erasmo ad opera di Anton Maria Maragliano e acquistata nel 1711.

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