Ottavio Rossi (archeologo)

archeologo e rimatore italiano del XVII secolo

Ottavio Rossi (Brescia, 26 luglio 1570Brescia, 28 settembre 1630) è stato un archeologo, poeta ed erudito italiano.

Ottavio Rossi

Biografia modifica

Buon filologo, studiò le lettere classiche con il benedettino Prospero Martinengo. Addottoratosi in filosofia all'Università di Padova, fu a Roma dal 1600 al 1608, ed ebbe modo di entrare in relazione con i cardinali Roberto Bellarmino e Cesare Baronio, che lo indirizzarono verso studi antiquari e archeologici. Tornato in patria pubblicò una illustrazione delle antiche iscrizioni di Brescia nell'opera Memorie Bresciane (1616), sulla cui attendibilità sono stati tuttavia avanzati seri dubbi, specie dal Mommsen, e raccolse interessanti notizie negli Elogi historici di Bresciani illustri (1620); come poeta fu tra i più artificiosi del periodo barocco. Le Memorie Bresciane furono tradotte dall'italiano in latino da Alexander Ducker e inserite nel tomo IV parte II del Thesaurus Antiquitatum et Historiarum Italiae del Graevius e del Burmann (Lugd. Bat., Pieter van der Aa, 1722, in fol.).[1] Morì durante l'epidemia di peste del 1630.

Opere (selezione) modifica

 
Antiporta delle Memorie Bresciane di Ottavio Rossi, Brescia, Domenico Gromi, 1693. Incisione a bulino di Suor Isabella Piccini.

Note modifica

  1. ^ (LA) Ottavio Rossi, Monumenta Brixiana; seu Civitatis Brixiæ Antiquitates, in Johann Georg Graeve e Pieter Burman il Vecchio (a cura di), Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiae, vol. 4, n. 2, excudit Petrus van der Aa, 1722.

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