Pampaphoneus biccai

Pampaphoneus biccai è un terapside estinto, appartenente ai dinocefali. Visse nel Permiano medio (circa 265 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Sudamerica (Brasile).

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Pampaphoneus
Ricostruzione del cranio di Pampaphoneus biccai
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Superclasse Tetrapoda
Classe Synapsida
Ordine Therapsida
Sottordine Dinocephalia
Famiglia Anteosauridae
Genere Pampaphoneus
Specie P. biccai

Descrizione modifica

Questo animale è noto solo per un cranio ben conservato lungo oltre 30 centimetri, completo di mandibola, che permette di ricostruire nel dettaglio l'aspetto della testa. Il muso era molto lungo e robusto, dotato di canini forti, lunghi e ricurvi. I postcanini erano corti e bulbosi. Gli occhi erano spostati all'indietro nel cranio, ed erano presenti delle protuberanze ossee postorbitali. L'aspetto del corpo non è noto, ma è possibile ipotizzare una ricostruzione osservando i resti più completi di animali simili, come Syodon e Titanophoneus. Pampaphoneus doveva essere un predatore dal corpo lungo e forte, sorretto da arti brevi ma robusti e dotati di artigli. La coda doveva essere lunga. Si suppone che Pampaphoneus potesse superare i 2 metri di lunghezza.

Classificazione modifica

Pampaphoneus è stato descritto per la prima volta nel 2012 ed è stato attribuito ai dinocefali, un gruppo di "rettili - mammiferi" dotati di grandi teste e forti dentature. In particolare, le parentele più strette di Pampaphoneus vanno ricercate nella famiglia degli anteosauridi, un clade di terapsidi predatori i cui fossili sono stati rinvenuti in terreni del Permiano medio in Russia, Kazakistan, Cina e Sudafrica. Pampaphoneus è quindi il primo anteosauride del Sudamerica. Si suppone che i più stretti parenti di questo animale fossero Syodon della Russia, Notosyodon del Kazakistan e Australosyodon del Sudafrica.

Significato dei fossili modifica

La scoperta di Pampaphoneus, così affine alle specie russe e sudafricane, suggerisce una maggior relazione faunistica tra il Sudamerica e l'Europa orientale di quanto precedentemente ritenuto; evidentemente la dispersione dei dinocefali nel Pangea avvenne rapidamente e in varie direzioni.

Bibliografia modifica

  • Cisneros, J.C.; Abdala, F.; Atayman-Güven, S.; Rubidge, B.S.; Şengör, A.M.C.; and Schultz, C.L. (2012). "Carnivorous dinocephalian from the Middle Permian of Brazil and tetrapod dispersal in Pangaea". Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America 109 (5): 1584–1588. doi:10.1073/pnas.1115975109.

Collegamenti esterni modifica