Patrono
nella Roma antica, un cittadino di una certa autorevolezza (in genere patrizio), chiamato così per via del legame, detto di patrocinio (ossia di protezione), che aveva con i clientes
Patrono (in latino patronus = "protettore", da pater = padre) era nella Roma antica un cittadino di una certa autorevolezza, in genere patrizio, chiamato così per via del legame, detto di patrocinio, ossia di protezione, che aveva con i clientes.
StoriaModifica
Dionigi di Alicarnasso fa risalire l'istituzione della relazione tra cliens e patronus a Romolo, che dopo aver suddiviso il popolo romano in Patrizi e Plebei, ne definì un rapporto gerarchico, attribuendo ai Patrizi il patronato dei Plebei.[1] I Patroni dovevano istruire i clientes sulle leggi della città, rappresentandoli in giudizio, sia quando vi fossero tratti come vittime che come accusati.[2]
NoteModifica
- ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, II, 9, 3.
- ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, II, 10, 1.
Voci correlateModifica
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Collegamenti esterniModifica
- Patrono, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
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