Paulogervaisia è un mammifero estinto, appartenente ai didolodontidi. Visse nell'Eocene medio (circa 42 - 40 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Sudamerica.

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Paulogervaisia
Immagine di Paulogervaisia mancante
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Mammalia
Superordine Meridiungulata
Famiglia Didolodontidae
Genere Paulogervaisia

Descrizione modifica

Questo animale è noto solo per resti della dentatura, ed è impossibile quindi ricostruirne l'aspetto. Confrontando i fossili di questo animale con quello di forme simili e leggermente meglio conosciute, come Didolodus, si suppone che Paulogervaisia potesse raggiungere il metro di lunghezza. Paulogervaisia era caratterizzato dal terzo molare superiore ampio quanto il secondo, e dal metacono in posizione più linguale rispetto al paracono. Il mesostilo era più piccolo rispetto a quello di Didolodus. Il terzo molare inferiore era dotato di un entoconide grande quanto l'ipoconulide.

Classificazione modifica

Paulogervaisia è un membro dei didolodontidi, un enigmatico gruppo di mammiferi sudamericani di inizio Cenozoico dalle parentele non ben definite. La specie tipo è Paulogervaisia inusta, descritta da Florentino Ameghino nel 1901 sulla base di resti fossili ritrovati nella provincia di Chubut in Patagonia (Argentina); lo stesso Ameghino descrisse altre due specie, ritrovate negli stessi luoghi: P. mamma (inizialmente Lambdaconus ) e P. porca (inizialmente L. porcus). La prima delle due, tuttavia, è solitamente considerata identica alla specie tipo. Ameghino ritenne che Paulogervaisia fosse un membro arcaico dei proboscidati, una sorta di "anello di congiunzione" tra questi ultimi e i cosiddetti "condilartri". Fu George Gaylord Simpson nel 1948 a riconoscerlo come un didolodontide.

Bibliografia modifica

  • F. Ameghino. 1901. Notices préliminaires sur des ongulés nouveaux des terrains crétacés de Patagonie [Preliminary notes on new ungulates from the Cretaceous terrains of Patagonia]. Boletin de la Academia Nacional de Ciencias de Córdoba 16:349-429
  • G. G. Simpson. 1948. The beginning of the age of mammals in South America. Part I. Bulletin of the American Museum of Natural History 91:1-232
  • C. d. Paula Couto. 1952. Fossil mammals from the beginning of the Cenozoic in Brazil. Condylarthra, Litopterna, Xenungulata, and Astrapotheria. Bulletin of the American Museum of Natural History 99(6):355-394
  • R. Cifelli. 1983. The origin and affinities of the South American Condylarthra and early Tertiary Litopterna (Mammalia). American Museum Novitates 2772:1-49
  • J. N. Gelfo. 2010. The "condylarth" Didolodontidae from Gran Barranca: history of the bunodont South American mammals until the Eocene-Oligocene transition. In R. H. Madden, A. A. *Carlini, M. G. Vucetich, R. F. Kay (eds.), The Paleontology of Gran Barranca: Evolution and Environmental Change through the Middle Cenozoic of Patagonia 130-142