Peter Higgs
Peter Ware Higgs (Newcastle upon Tyne, 29 maggio 1929 – Edimburgo, 8 aprile 2024[1]) è stato un fisico britannico, Premio Nobel per la fisica nel 2013, condiviso con François Englert[2], per il suo lavoro sulla massa delle particelle subatomiche[3][4].



Laureatosi e specializzatosi presso il King's College di Londra, tenne la cattedra di fisica teorica all'Università di Edimburgo, diventando professore emerito nel 1996. Fu anche membro della Royal Society inglese.
Biografia
modificaDivenne principalmente noto per la proposta avanzata negli anni sessanta, all'interno della teoria elettrodebole, mirata a spiegare l'origine della massa delle particelle elementari in generale e dei bosoni W e Z in particolare. Il così noto "meccanismo di Higgs" predice l'esistenza di una nuova particella subatomica, denominata bosone di Higgs, e anche nota al grande pubblico, con disapprovazione di Higgs, col soprannome di "Particella di Dio".[5][6] Peter Higgs, essendo ateo, presuppose che tale denominazione potesse offendere le persone di fede religiosa.[7]
Higgs ebbe l'intuizione della sua teoria nel 1964, durante una passeggiata per le colline scozzesi del Cairngorm; tornato in laboratorio, dichiarò di aver maturato "una grande idea" ("one big idea").[8][9]
Sebbene il bosone di Higgs non fosse stato ancora rivelato in esperimenti di accelerazione di particelle, il meccanismo di Higgs era già da tempo generalmente accettato come importante ingrediente del Modello standard e si prevedeva che il Large Hadron Collider presso il CERN di Ginevra, che ha iniziato a fornire dati dal novembre 2009, potesse verificarne l'esistenza.
Il 4 luglio 2012 il CERN annunciò, nell'ambito degli esperimenti ATLAS e CMS, l'osservazione di una particella compatibile con il bosone di Higgs.[10] All'annuncio lo stesso Higgs, lì presente seduto nella platea dell'auditorium, accolse la notizia visibilmente commosso.[11]
Per il suo notevole contributo alla fisica teorica, Peter Higgs venne decorato numerose volte con premi e riconoscimenti, tra i quali la medaglia Dirac e il premio Wolf per la fisica. Lo scienziato rifiutò però di ritirare quest'ultimo premio, gestito da una fondazione israeliana, dichiarando di non condividere la politica aggressiva mostrata da quel Paese nei confronti della Palestina.[12]
L'8 ottobre 2013 venne insignito del premio Nobel per la fisica per la teorizzazione del bosone omonimo.
Riconoscimenti
modificaOnorificenze
modificaOnorificenze britanniche
modificaOnorificenze straniere
modificaNote
modifica- ^ (EN) Peter Higgs, physicist who discovered Higgs boson, dies aged 94, su www.theguardian.com, 9 aprile 2024. URL consultato il 9 aprile 2024.
- ^ (EN) Royal Swedish Academy of Sciences (PDF), su nobelprize.org.
- ^ (EN) Overbye, Dennis, A Pioneer as Elusive as His Particle, in The New York Times, 16 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2016).
- ^ (EN) Deborah Blum, The Recluse Who Confronted the Mystery of the Universe – Frank Close's "Elusive" looks at the life and work of the man who changed our ideas about the basis of matter, in The New York Times, 15 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2022).
- ^ Il soprannome viene fatto risalire al titolo di un testo divulgativo del premio Nobel Leon Lederman ("The God Particle: If the Universe Is the Answer, What Is the Question?") pubblicato nel 1993; tale titolo fu il risultato di una censura, da parte dell'editore, di "Particella dannata" (in inglese "The goddamn particle"), originariamente scelto da Lederman a causa della elusività agli strumenti di ricerca
- ^ Key scientist sure God particle will be found soon | Reuters, su reuters.com. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2015).
- ^ Scoperta la "particella di Dio" adesso l'universo è più stabile, su repubblica.it, 4 luglio 2012. URL consultato il 5 luglio 2012.
- ^ S. Bhattacharya, Prof. Higgs and his boson, scribd.com, 24 aprile 2006.
- ^ Richard Gray, Frost's meditation Archiviato il 17 maggio 2012 in Internet Archive., martinfrost.ws, 6 aprile 2008.
- ^ CERN experiments observe particle consistent with long-sought Higgs boson, su press.web.cern.ch, 4 luglio 2012. URL consultato il 4 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2012).
- ^ Elena Dusi, Scoperto il Bosone di Higgs, repubblica.it, 4 luglio 2012.
- ^ Samira Ahmed, Why Professor Peter Higgs is Massive: the man behind the particle, samiraahmed.co.uk, 18 dicembre 2011.
- ^ È morto Peter Higgs, il fisico che scoprì la “particella di Dio”, su rainews.it, 8 aprile 2024.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 60367, 29 December 2012, p. 28.
- ^ Paul Rincon, Peter Higgs: honour for physicist who proposed particle, in BBC News website, 28 dicembre 2012. URL consultato il 29 dicembre 2012.
Bibliografia
modifica- (EN) P.W. Higgs, Broken symmetries, massless particles and gauge fields, in Physics Letters, vol. 12, n. 2, 1964, pp. 132-133, DOI:10.1016/0031-9163(64)91136-9.
- (EN) Peter Higgs, Broken Symmetries and the Masses of Gauge Bosons, in Physical Review Letters, vol. 13, n. 16, 1964, pp. 508-509, DOI:10.1103/PhysRevLett.13.508.
- Frank Close, L'enigma dell'infinito. Alla ricerca del vero universo, Einaudi, 2013, ISBN 978-88-0621239-1.
- Frank Close, Elusive. Come Peter Higgs ha risolto il mistero della massa, Castelvecchi, 2024, ISBN 979-12-5614-038-1.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Peter Higgs
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Peter Higgs
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sito ufficiale, su ph.ed.ac.uk.
- Higgs, Peter Ware, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Erik Gregersen, Peter Higgs, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Peter Higgs, su nobelprize.org.
- (EN) Peter Higgs, su royalsociety.org, Royal Society.
- (EN) Peter Higgs, su Mathematics Genealogy Project, North Dakota State University.
- Registrazioni audiovisive di Peter Higgs, su Rai Teche, Rai.
- (EN) Peter Higgs, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 159866219 · ISNI (EN) 0000 0001 0713 2514 · LCCN (EN) no2010189476 · GND (DE) 1140653059 · NDL (EN, JA) 033135335 |
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