Pierre Michel Louvrier (Mons, 2 dicembre 1973) è un dirigente d'azienda belga. È presidente del consiglio di vigilanza di Clementy Group[1], un'azienda familiare con sede a Londra, specializzata in ristrutturazioni aziendali e investimenti in situazioni peculiari.[2]

Si è distinto attirando l’attenzione della stampa finanziaria internazionale nel 2015, durante l'acquisizione del gruppo bulgaro di telecomunicazioni Vivacom per un valore d’impresa di 900 milioni di euro.[3][4]

Ricevuto all'Eliseo l'imprenditore belga Pierre Louvrier.

Formazione modifica

Pierre Louvrier ha studiato giurisprudenza all'Università Cattolica di Lovanio (UCL), dove ha conseguito il diploma di candidato in giurisprudenza nel 1995.

Ha poi intrapreso studi accademici in economia e relazioni internazionali.

Nello stesso periodo oltre ad essere membro della "Conferenza Olivaint del Belgio", ha svolto uno stage di due mesi presso l'OIL a Ginevra.

Ha continuato la sua formazione presso la London Business School con un seminario finanziario per senior manager.

Imprenditore e investitore modifica

Durante i suoi studi, Pierre Louvrier è diventato co-fondatore e azionista di una start-up specializzata in servizi IT (information technology), pioniera in Europa nello sviluppo di applicazioni Java.

Prevedendo lo scoppio della bolla di Internet nel 2000, Pierre Louvrier ha venduto le quote della società e ha intrapreso una carriera come consulente strategico, prima con la società di consulenza Arthur D. Little e poi con Accenture. Ha svolto principalmente missioni di consulenza in strategia, ristrutturazione e valorizzazione di aziende in difficoltà.

Nel 2001, è diventato partner di M&A International, oggi Oaklins[5], una società di consulenza in private equity ed in investimenti. Si è specializzato in ristrutturazione del debito e situazioni speciali, partecipando in particolare al rifinanziamento del Gruppo Aloxide, leader europeo nell'anodizzazione dell'alluminio, quotato su Euronext (ALCOI.PA). Ha lasciato M&AI due anni dopo per continuare la sua carriera di imprenditore-investitore.

Ha quindi creato il suo primo gruppo di investimento, CFG Capital, che ha guidato e presieduto per 11 anni. Jeannot Krecké, membro del Consiglio di amministrazione di Arcelor-Mittal, è stato membro dell'Advisory Board di CFG Capital tra il 2013 e il 2015.[6]

In questo periodo, l'imprenditore belga ha vissuto tra Ginevra e Mosca ed ha investito in Francia, Italia, Belgio e Russia.[7]

Ha lavorato per un breve periodo presso KPMG Russia in qualità di direttore associato. In quanto investitore, è membro del consiglio di amministrazione di ASC Holding, il quarto più grande distributore al mondo di auto di lusso e premium, finanziato dalla banca Raifeisen e dalla banca del gruppo Volkswagen. Ha guidato l'espansione di capitale di questo gruppo con un fatturato di oltre $ 1,2 miliardi per più di due anni, portando alla sua vendita ad un gruppo concorrente.

Ha fatto parte anche del consiglio di amministrazione di Rusgrain Holding (MCX: RUGR),[8] di cui è stato per 5 anni presidente del comitato di audit e presidente del comitato per la remunerazione. Il gruppo Rusgrain aveva 120.000 ettari di coltivazione di grano ed era uno dei principali produttori di uova al mondo. Pierre Louvrier ha rifinanziato il gruppo con la banca Unicredit. È in questo contesto che ha strutturato anche finanziariamente, con la banca BNP Paribas, un’unità di trading per cereali (con sede a Ginevra) per Rusgrain e Rezana.

Di fronte alle sanzioni internazionali contro la Russia a seguito del conflitto armato in Ucraina, Pierre Louvrier è stato costretto a sospendere i suoi investimenti in Russia. Ha quindi acquisito il gruppo Vivacom in Bulgaria,[9] acquisizione che ha poi cancellato nel luglio 2015 a seguito di diverse appropriazioni indebite che ha riscontrato, e a seguito delle minacce subite da parte di un gruppo politico-mafioso composto da politici bulgari e dipendenti di una banca statale russa.[10]

Pierre Louvrier ha preso quindi l'iniziativa di riorientare i suoi investimenti nell'Europa occidentale e negli Stati Uniti ed è divenuto il Presidente del Consiglio di Vigilanza di Clementy Group.

L'investitore belga entra anche a far parte dei Consigli di Vigilanza di Barkley Asset Management e Softline International. Con un fatturato di oltre 1 miliardo di dollari, Softline Group è il quinto distributore di software al mondo e uno dei principali distributori di prodotti Microsoft. L'investitore ha assunto Ernst & Young come revisore del gruppo ed ha sostenuto la gestione del suo sviluppo internazionale con, in particolare, la banca svizzera UBS.

Il gruppo Clementy ha recentemente investito nel settore dei beni di lusso e nel commercio di commodity.[11] È assistito da un Advisory Board composto in particolare dall'Ambasciatore Antonio Zanardi-Landi.

Dividendo il suo tempo tra Italia e Regno Unito, Pierre Louvrier è anche chiamato regolarmente a tenere conferenze sulle strategie di investimento nei mercati finanziari.[12]

Filantropia modifica

Pierre Louvrier, avendo una figlia di origini belghe, francesi, ucraine e russe, è stato particolarmente colpito dalla crisi avvenuta in Europa centrale nel 2014. Quando è scoppiata la guerra in Ucraina, insieme ad altri partner in Francia, Russia, Italia, Svizzera e Regno Unito, ha cercato di offrire ai belligeranti soluzioni per aiutare tutte le parti a uscire dalla crisi. Insieme ai suoi amici Jeannot Krecké e Igor Shchyogolev, si sono avvicinati a trovare una soluzione all'inizio del mandato di Jean-Claude Juncker alla Presidenza della Commissione europea. Convinto che la pace non solo sia possibile, ma necessaria in Ucraina, Pierre Louvrier continua a svolgere un ruolo discreto nella ricerca di una soluzione per questo paese dell'Europa centrale.

L'investitore belga ha anche collaborato con la Pontificia Università della Santa Croce per aiutarla a realizzare un programma di formazione per la gestione del patrimonio economico della Chiesa cattolica. In questo contesto è stato membro dell'International Business Leaders Advisory Council del programma for Church Management di questa università, un programma realizzato in collaborazione con la Kellogg School of Management. L'International Business Leaders Advisory Council del programma for Church Management è stato presieduto da John Hillen, ex assistente del segretario di stato degli Stati Uniti.

Vita privata modifica

L'investitore belga divide la sua vita tra Londra, Ginevra e Roma. Ha tre figli di nazionalità belga. Un figlio nato nel 2000 a Bruxelles e una figlia nata nel 2002 a Ginevra da Armelle Besson, della famiglia del regista Luc Besson. Ha un'altra figlia nata nel 2013 e che vive con lui a Roma, nata da Miss Diaghilev, della famiglia del coreografo Serge Diaghilev.

Pierre Louvrier è noto anche per il legame di amicizia con Gérard Depardieu.[13]

Note modifica

  1. ^ Clementy Group - Team, su clementygroup.com. URL consultato il 21 dicembre 2020.
  2. ^ CLEMENTY présente une offre de reprise des textiles MIM , FUSACQ Buzz, su fusacq.com. URL consultato il 21 dicembre 2020.
  3. ^ (EN) LIC33 Buys Bulgarian Telecom From Owner of Failed Corporate Bank, in Bloomberg.com, 24 marzo 2015. URL consultato il 21 dicembre 2020.
  4. ^ LIC33 Group Reportedly Takes Control of Bulgaria’s Vivacom - Novinite.com - Sofia News Agency, su novinite.com. URL consultato il 21 dicembre 2020.
  5. ^ (EN) T. M. Capital, M&A International Becomes Oaklins, a New Global Investment Banking Organization, su prnewswire.com. URL consultato il 21 dicembre 2020.
  6. ^ (DE) Lucien Montebrusco, / Oligarch macht weiter Geschäfte, su Tageblatt.lu, 14 novembre 2014. URL consultato il 21 dicembre 2020.
  7. ^ (FR) Paul Duvernet, « Ils concilient modernité et valeurs très fortes », su fr.rbth.com, mai 07, 2013. URL consultato il 21 dicembre 2020.
  8. ^ fs.moex.com, https://fs.moex.com/content/annualreports/903/2/enl-russgrain-ar2011.pdf.
  9. ^ Vassilev sells stake in Bulgaria's largest telecom for €1, su intellinews.com, 25 marzo 2015. URL consultato il 21 dicembre 2020.
  10. ^ (EN) Reuters Staff, Belgian investor hands back Bulgarian company stakes, in Reuters, 23 luglio 2015. URL consultato il 21 dicembre 2020.
  11. ^ (EN) Valentina Magri, Flavio Briatore close to sell a 49% stake of his entertainment venues to British family office Clementy in 150 mln euros deal, su BeBeez.it, 20 novembre 2019. URL consultato il 21 dicembre 2020.
  12. ^ Finanza Investimenti e Città | Agenzia Sviluppo Venezia, su venicedevelopmentagency.org. URL consultato il 21 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2020).
  13. ^ (EN) Bulgaria’s Largest Telecoms Firm Shares Bought by Group Linked to Sanctioned Oligarch, su occrp.org. URL consultato il 21 dicembre 2020.