Pieter Isaacsz (Helsingør, 1569Amsterdam, 14 settembre 1625) è stato un pittore danese. Ha lavorato come artista nei Paesi Bassi nel Secolo d'oro olandese.

Donne di Roma si radunano al Campidoglio, (1604). La scena rappresenta la reazione delle donne romane alla notizia falsa messa in circolo dal giovane Papirus (visibile sulla destra tra la mamma in giallo e i cardinali in rosso) per cui il senato aveva reso legale la poligamia.

Biografia

modifica
 
Pieter Isaacsz, Cristiano IV di Danimarca (1611-1616)

Secondo Karel van Mander suo padre era di Haarlem. Isaacsz imparò a dipingere ad Amsterdam come apprendista prima di Cornelis Ketel (per un anno e mezzo) e poi per Hans von Achen.[1] La sua opera più popolare è un dipinto olio su rame che raffigura la reazione delle donne romane alla notizia falsa messa in circolo dal giovane Papirus per cui il senato aveva reso legale la poligamia per gli uomini.[1] Secondo Arnold Houbraken, che erroneamente lo chiama Pieter Fransz, Isaacsz divenne l'insegnante di Adriaen van Nieulandt.[2] Secondo l'Istituto olandese per la storia dell'arte Isaacsz viaggiò più volte in Danimarca, dove forse morì.[3]

È stato il protagonista di una mostra nel Castello di Frederiksborg nel 2007 in quanto autore della maggioranza dei quadri della collezione. Secondo Codart, Isaacsz era un pittore del re danese Cristiano IV di Danimarca ed una a servizio degli svedesi. Sempre secondo Codart morì di peste a Elsinore.[4]

  1. ^ a b (NL) Karel van Mander, Hans van Aken, uytnemende Schilder van Cuelen, in Het schilder-boeck, 1604.
  2. ^ (NL) Arnold Houbraken, Pieter Fransz, in De groote schouburgh der Nederlantsche konstschilders en schilderessen, 1718.
  3. ^ Pieter Isaacsz, su rkd.nl, Rijksbureau voor Kunsthistorische Documentatie. URL consultato il 24 luglio 2017.
  4. ^ Pieter Isaacsz: court painter and spy, su codart.nl, Codart. URL consultato il 24 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2015).

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN67278762 · ISNI (EN0000 0000 6678 4793 · CERL cnp00559125 · Europeana agent/base/39631 · ULAN (EN500019384 · LCCN (ENnr97040067 · GND (DE119553848 · BNE (ESXX1518996 (data) · BNF (FRcb14587954b (data) · J9U (ENHE987007312276405171