Pittore di Šuvalov

Pittore di Šuvalov (fl. ultimo quarto V secolo a.C.) è il nome convenzionale assegnato ad un ceramografo attico, nome ripreso da quello del collezionista Ivan Ivanovič Šuvalov che acquistò un suo vaso nel XVIII secolo, ora esposto all'Ermitage.

Oinochoe proveniente da Locri con scena erotica, Antikensammlung (F 2414), Berlino

Attività

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La sua opera è legata principalmente alla decorazione di piccoli vasi, principalmente di quelli identificati col nome di oinochoe. Lo stile è riconoscibile per la sua leggerezza e per la vividezza che lo contraddistingue, in conformità coll'operato del pittore di Eretria. La produzione di questo ceramografo riguarda tematiche differenziate: si occupò sia della raffigurazione di scene mitologiche e divine (in particolare Apollo e le Muse sono stati uno dei suoi soggetti preferiti), sia della riproduzione di attività facenti parte della quotidianità (in particolare si ricorda la raffigurazione di scene amorose e giochi puerili). Una delle tematiche più caratteristiche di questo ceramografo è la rappresentazione di fughe e inseguimenti d'amore: nella sua opera si trovano tre versioni similari di un motivo di Apollo in inseguimento d'amore, particolarmente dinamiche.[1]

  1. ^ Pittore di Shuvalov, in Enciclopedia dell'arte antica, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.

Bibliografia

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  • J. D. Beazley, Attic Red-figure Vase-painters, Oxford, 1942, pp. 753 e segg..

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Controllo di autoritàVIAF (EN2050150085870815060003 · ISNI (EN0000 0000 1372 3620 · CERL cnp00566295 · Europeana agent/base/16775 · ULAN (EN500004128 · GND (DE118611763