Poesia senza fine

film del 2016 diretto da Alejandro Jodorowsky
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Poesia senza fine (Poesía sin fin) è un film del 2016 diretto da Alejandro Jodorowsky.

Poesia sin fin
Titolo originalePoesia sin fin
Paese di produzioneCile, Francia
Anno2016
Durata128 min
Generedrammatico, fantastico, biografico
RegiaAlejandro Jodorowsky
SceneggiaturaAlejandro Jodorowsky
FotografiaChristopher Doyle
MontaggioMaryline Monthieux
Interpreti e personaggi
  • Adan Jodorowsky : Alejandro
  • Jeremias Herskovits : Alejandro bambino
  • Brontis Jodorowsky : Jaime, il padre di Alejandro / Il dittatore Ibáñez
  • Pamela Flores : Sara, la madre di Alejandro / Stella Díaz Varín
  • Leandro Taub : Enrique Lihn
  • Julia Avendaño : Pequeñita
  • Felipe Ríos : Nicanor Parra
  • Carolyn Carlson : Maria Lefevre, lettrice di tarocchi

Trama modifica

Tratto dal libro autobiografico del 2001 La danza della realtà[1], Poesia senza fine è ambientato, a cavallo tra gli anni Quaranta e Cinquanta, in un Cile surrealista che Jodorosky racconta come il paese dove si viveva poeticamente come in nessun'altra parte del mondo[2]. Il film, che Marzia Gandoldi definisce opera immensa, audace, generosa che commuove coi suoi trucchi naif e l'emozione che li muove[3] fa parte di una trilogia cinematografica autobiografica. Il racconto della vita di Alejandro parte dal film La danza della realtà (2013) e si conclude nel 2019 col docufilm Psicomagia, un'arte che guarisce dove Jodorowsky connette l'arte alla psicoterapia descrivendo, con una serie di esempi clinico-narrativi, il suo rivoluzionario e controverso metodo terapeutico[4]. Il regista supera, ma non ignora, la psicoanalisi tradizionale e basa la sua psicomagia sulla prescrizione di azioni poetiche e simboliche che il consultante esegue da solo, nella realtà[5].

Dal punto di vista della sceneggiatura, Poesia senza fine racconta la complicità avanguardistica del giovane Alejandro col poeta coetaneo Enrique Lihn, l'opposizione all'accademia, la preistoria degli happening e soprattutto il conflitto, più culturale e morale che edipico, con un padre commerciante, filo-comunista e grottescamente materialista.

Una storia per guarire modifica

Poesia senza fine mostra con momenti coreografici e musicali ingegnosi, esaltati da un grande direttore della fotografia come Christopher Doyle, i primi passi che Jodorowsky, ragazzo, muove verso la sua libertà artistica e umana, con la determinazione e il coraggio che i suoi futuri atti poetico/psicomagici, metteranno a disposizione degli spettatori fuori della sala cinematografica. Nonostante la crudezza di molte sue immagini, film raconta la visione del mondo di Jodorosky: Mi piace l'arte utile per guarire... mi piace tutto ciò che provoca il sorriso[6].

Casting modifica

In una specie di auto-psicoterapia della famiglia, Jodorosky chiama il figlio Adan nel ruolo di Alejandro stesso e il figlio Brontis in quello di suo padre Jaime e del dittatore cileno Ibáñez. Il soprano Pamela Flores, di stazza boteriana, interpreta la madre di Jodorowsky Sara, che si esprime cantando e gioca col figlio una scena di eccezionale e tenera complicità. La Flores incarna anche la prima amante di Alejandro, la poetessa Stella Díaz Varín dispotica ed eroticamente inaccessibile, tramite col poeta anticonformista e anti-Neruda Nicanor Parra che incoraggia il ragazzo a lasciare per sempre il Cile per cercare Breton e il surrealismo a Parigi.

Note modifica

  1. ^ Alejandro Jodorosky, La danza della realtà, Feltrinelli, Milano,2013, EAN9788807881541
  2. ^ C'erano due generi di poesia: quella scritta [...], creata unicamente a beneficio del poeta, e la poesia di atti, che doveva realizzarsi come un esorcismo sociale di fronte a numerosi spettatori.
  3. ^ Poesia senza fine, My Movies, 26 maggio 2016
  4. ^ Psicomagia, una terapia panica, Feltrinelli, 1997 2009 ISBN 978-88-07-88195-4 e Manuale pratico di psicomagia, Feltrinelli, 2018 ISBN 978-88-07-49232-7
  5. ^ La teoria della tecnica della psicomagia si differenzia dallo psicodramma di Jacob Levi Moreno perché il paziente agisce fuori del gruppo terapeutico ed è diversa dall'immaginazione attiva di Jung perché Jodorosky risponde alla richiesta di aiuto, come sceneggiatore e regista della performance di cui il consultante sarà l'attore protagonista. Cfr. Ottavio Rosati Quattro decenni di Plays, n.4 Plays
  6. ^ Alejandro Jodorowsky Per Omar, trad. di Silvano Agosti, voce di Filippo Timi, You Tube

Voci correlate modifica

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