Il pogrom di Iași (Romania) del 28 e 29 giugno 1941 fu uno dei più violenti pogròm della storia ebraica, scatenato dalle forze governative della città di Iași. In accordo con quanto accertato successivamente dalle autorità rumene, portò alla brutale uccisione di almeno 13.266 ebrei.

Ebrei uccisi nel pogrom
Ebrei arrestati dalle milizie rumene
Ebrei arrestati
Cadaveri rimossi dal treno della morte

Sfondo modifica

La Romania fu alleata della Germania nazista durante la seconda guerra mondiale e ne riprese le politiche antisemite. Nel periodo compreso tra il 1941 e il 1942 vennero pubblicate sul Monitorul Oficial (gazzetta ufficiale rumena) 32 leggi, 31 decreti legge e 17 risoluzioni governative di stampo chiaramente antisemita. Inoltre, la Romania partecipò con la Germania all'invasione dell'Unione Sovietica.

Erano circolate voci, enfatizzate dalla stampa del regime, che affermavano che paracadutisti sovietici erano atterrati nelle vicinanze di Iași e che gli ebrei stavano collaborando con loro. La settimana precedente il pogròm i segnali divennero sempre più minacciosi: le case dei residenti cristiani vennero contrassegnate da croci, gli ebrei furono costretti a scavare grandi fosse nel cimitero e i soldati iniziarono a irrompere nelle case degli ebrei alla ricerca di "prove" del loro collaborazionismo con il nemico. Il 27 giugno le autorità accusarono ufficialmente la comunità ebraica di "sabotaggio" e fomentarono l'odio dell'esercito e della polizia insinuando che gli ebrei avevano attaccato i soldati per le strade.

Pogrom modifica

Secondo un rapporto commissionato successivamente ed accettato dal governo rumeno, la partecipazione al pogrom che seguì fu molto estesa:

"Coloro che parteciparono alla caccia all'uomo scatenata nella notte tra il 28 ed il 29 giugno furono in primo luogo i poliziotti di Iași sostenuti dalla polizia della Bessarabia e da unità della gendarmeria. Altri partecipanti furono soldati, giovani armati da agenti dell'SSI e una folla tumultuosa che rubò ed uccise conscia di non dover rispondere delle proprie azioni...Oltre a fornire informazioni sugli ebrei, guidando i soldati verso le case e i rifugi degli ebrei, e spesso effettuando loro stessi irruzione, alcuni rumeni di Iași presero parte agli arresti e alle umiliazioni nei confronti di convogli ebrei diretti verso Chestura. Tra coloro che perpetrarono tali crimini vi furono i vicini degli ebrei, appartenenti a movimenti antisemiti conosciuti e meno conosciuti, studenti, indigenti, ufficiali di bassa forza, ferrovieri, artigiani frustrati dalla concorrenza ebraica, impiegati, pensionati e veterani dell'esercito." (Dal rapporto della Commissione internazionale dell'Olocausto in Romania, formato pdf)

Ben presto i soldati rumeni, la polizia e alcuni abitanti iniziarono il massacro degli ebrei, e almeno 8.000 di essi vennero uccisi nelle prime fasi del pogrom. Le autorità rumene arrestarono altri 5.000 ebrei e li indirizzarono verso la stazione ferroviaria, sparando a coloro che non si muovevano abbastanza velocemente e derubandoli di tutti i loro averi. Su ogni carro ferroviario vennero stipate oltre 100 persone, e molti morirono di sete, inedia e soffocati a bordo dei due treni che viaggiarono attraverso la campagna rumena per otto giorni. Il rapporto ufficiale recita:

"Il treno della morte che partì da Iași per Călărași, nel sud della Romania, trasportava probabilmente più di 5.000 ebrei; solo 1.011 raggiunsero la destinazione vivi dopo sette giorni di viaggio".

La polizia rumena contò 1.258 corpi, ma è da considerare che migliaia di morti vennero gettati dal treno in marcia a Mircești, Roman, Săbăoani ed Inotești. Il treno della morte diretto a Podu Iloaiei (a 15 chilometri da Iași) alla partenza contava 2.700 ebrei, dei quali solo 700 arrivarono vivi. Nel rapporto ufficiale dell'epoca le autorità rumene riportarono che di 1.900 ebrei registrati a bordo del treno "solo" 1.194 erano morti.

Il numero totale delle vittime del pogrom di Iași è sconosciuto, ma dovrebbe superare 13.266 persone identificate dal governo rumeno ed avvicinarsi alle 15.000 reclamate dalla comunità ebraica di Iași.

 
Il monumento del 1976
 
il nuovo monumento alla memoria delle vittime

I memoriali del pogrom modifica

Nel 1976 sul terreno davanti alla sinagoga grande di Iași fu eretto un monumento. Una lapide di marmo attaccato ad un obelisco portava l'iscrizione in rumeno: "In memoria delle vittime del pogrom fascista a Iasi del 28 e 29 giugno 1941." Dopo la caduta del regime comunista il monumento fu rinnovato con una nuova iscrizione, in rumeno, inglese ed ebraico, che contestualizza la vicenda in modo più accurato: "In memoria degli oltre 13.000 ebrei, vittime innocenti del pogrom di Iași del 28-30 giugno 1941, durante il regime di Ion Antonescu. Noi non dimenticheremo!"

Bibliografia modifica

  • Jean Ancel, Prelude to Mass Murder: The Pogrom in Iaşi, Romania, June 29, 1941 and thereafter (Preludio all'omicidio di massa: il pogrom di Iaşi, Romania, 29 giugno 1941 e successivi), Gerusalemme, Yad Vashem, 2013, ISBN 978-96-5308-445-2.
  • "I carnefici della porta accanto. 1941: il massacro della comunità ebraica di Jedwabne in Polonia", Gross Jan T., Arnoldo Mondadori Editore, 2002
  • In Kaputt di Curzio Malaparte un capitolo é dedicato al Pogrom.

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