Pontile nord di Bagnoli
Il pontile nord è una struttura di cemento lunga circa 900 metri adibita a passeggiata panoramica. Ubicato nel quartiere di Bagnoli a Napoli si trova nell'area che in passato ospitava lo stabilimento siderurgico dell'Italsider, chiuso definitivamente nel 1993.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a0/Pontile-Nord-Bagnoli.jpg/260px-Pontile-Nord-Bagnoli.jpg)
La struttura, che si protrae nel mare per almeno due terzi della sua lunghezza, costruita nel 1962 per le necessità di ampliamento dello stabilimento siderurgico, è stata ristrutturata dalla società Bagnoli Futura nell'ambito del progetto di riqualificazione urbana dell'area dismessa dell'ex-italsider e inaugurata il 22 dicembre 2005. La parte finale del percorso è attualmente inagibile a causa della carente manutenzione della struttura.
La denominazione Nord sta ad indicare l'ubicazione geografica del pontile, essendo il più settentrionale dei pontili ferroviari dell'ex-Italsider. L'esposizione e la direzione del pontile sono invece ovest/sud-ovest.
Storia
modificaCostruito nel 1962, quando lo stabilimento siderurgico dell'Italsider era in funzione, il pontile era utilizzato per l'attracco delle navi che scaricavano materie prime come il ferro e il carbon-coke. Il trasporto della merce veniva effettuato con treni che viaggiavano sui binari predisposti, di cui è possibile osservare ancora qualche resto. A metà del percorso del pontile è rimasto lo scheletro della cabina di scambio, che consentiva un ulteriore collegamento con l'altoforno rosso ancora presente sulla terraferma. È inoltre il luogo in cui è stata scattata la foto della copertina dell’album dei Litfiba, Mondi sommersi.
Caratteristiche della struttura
modificaIl pontile nord è stato inserito tra i siti del Maggio dei Monumenti di Napoli. L'illuminazione della struttura è stata realizzata con luce soffusa irradiata in direzione superiore dal basso ad illuminare i pilastri, ed in direzione inferiore con lampioni per illuminare il percorso. L'intero progetto è stato redatto nel 2000 dall'architetto Luigi Lopez[1], funzionario del Comune di Napoli e la sua realizzazione è intervenuta 5 anni dopo (da febbraio a novembre del 2005). La parte finale, l'"isola", è caratterizzata da un ponticello che la collega al pontile vero e proprio e da una rosa dei venti che, inoltre, indica alcune località che si incontrerebbero ipotizzando un viaggio virtuale lungo le direzioni della bussola. Da alcuni anni l'"isola" è inaccessibile a causa del dissesto del ponticello di collegamento.
A destra del pontile, all'inizio della banchina, nel 1998, è stata realizzata un'opera dello scultore Giancarlo Neri. Si tratta di una sorta di totem realizzato con materiali provenienti dall'ex-acciaieria e grazie alla collaborazione degli ex operai dello stabilimento (che in quel periodo lavoravano allo smantellamento dello stesso). Tale struttura soprannominata Pasqualone, un nome che ironicamente si rifà ai moai, i giganti busti dell'Isola di Pasqua, è costituita da una ciminiera di 30 tonnellate alla base. In vetta, presenta un'enorme testa cilindrica d'acciaio scuro. Una valvola per ossigeno, è il naso. Fili di paglia ferrosa attorcigliati, rappresentano i capelli. Fanali antideflagrazione, gli occhi.
Panorama
modificaLungo tutto il percorso è possibile ammirare il panorama offerto dal Golfo di Pozzuoli. In direzione sud è possibile ammirare l'isol otto di Nisida poco distante in linea d'aria. In direzione ovest è possibile ammirare Capo Miseno e alle sue spalle le isole di Procida e Ischia.
Orari di accesso
modificaIl pontile è accessibile gratuitamente nelle fasce orarie comunicate dalla società Bagnolifutura, di seguito indicate:
Giorni | Apertura | Chiusura |
---|---|---|
1 gennaio - 30 marzo 2024 | 8,00 | 19,00 |
2 aprile - 30 dicembre 2024 | 8,00 | 21,00 |
Mezz'ora prima della chiusura non è più possibile accedere alla struttura
Galleria d'immagini
modificaNote
modificaVoci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Vista dal satellite, su maps.google.it.
- Raccolta fotografica su Flickr, su flickr.com.