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L'Ager Gallicus era il territorio sottratto da Roma ai Galli Senoni agli inizi del III secolo a.C. dopo la battaglia di Sentino (295 a.C.) ed entrato a far parte del demanio romano.

Questo territorio corrisponde all'attuale parte della regione Marche a nord del fiume Esino.

I romani per controllare l'ager dedussero sulla costa le colonie romane di Sena Gallica (Senigallia, sorta attorno al 284 a.C. con la formula della colonia civium Romanorum), Ariminum (Rimini), Pisaurum (Pesaro) e Fanum Fortunae (Fano). Nel 232 a.C. la lex Flaminia de agro Gallico et Piceno viritim dividundo ("Legge Flaminia sul territorio gallico e piceno da dividersi individualmente") organizzò l'amministrazione dell'entroterra, creando una rete di praefecturae che dalla metà del I secolo a.C. assunsero la dignità di municipia, tra le quali si ricordano Aesis (Jesi), Suasa, Ostra, Forum Sempronii (Fossombrone).

La costruzione della via Flaminia nel 220 a.C., che attraversava l'ager lungo la valle del Mataurus (Metauro), influenzò gli equilibri di questo territorio che si trovava così collegato all'urbe da questa importante via consolare.
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