Portale:Televisione/Box-2/30

Nel mondo della televisione, il termine palinsesto indica l'insieme delle trasmissioni programmate da una emittente per un certo periodo (un giorno, una settimana, un mese, un trimestre …). Solitamente il palinsesto indica l'ora di messa in onda, il titolo e il tipo di ogni singolo programma, più eventuali informazioni accessorie. Invece, se si considera la televisione come un dispositivo che offre la disponibilità tecnologica per un'emissione continua di messaggi audiovisivi, «il palinsesto è definibile come la sequenza temporale dei messaggi offerta dall'emittente a tutti i possessori dell'apparecchio sintonizzati su una data frequenza». La parola palinsesto nel linguaggio dei filologi si riferisce al codice di pergamena su cui, raschiata la prima scrittura, si può scrivere un nuovo testo (dal greco palímpsestos che vuol dire "raschiato di nuovo"). Il termine divenne famoso quando il filologo Angelo Mai (1782-1864) trovò tra i palinsesti della Biblioteca Vaticana testi di Frontone e Cicerone, in particolare il De re publica. Si stabiliscono per più anni alcuni parametri di base che sono i generi televisivi, le ore di trasmissione per singola tipologia televisiva e per le diverse fasce orarie nonché l'utilizzo di prime trasmissioni e di repliche. Sulla base del piano pluriennale si orientano le politiche editoriali di produzione e di acquisto.

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