Preventivo fiscale

Il preventivo fiscale, o solo preventivo, è il calcolo dei costi per un determinato lavoro o servizio, proposto da un professionista ad un'azienda o ad un privato[1]. A differenza della stima[2], che è solo un calcolo approssimativo dei costi e che quindi può subire delle variazioni, il preventivo fiscale è vincolante. Ciò vuol dire che il professionista si impegna a garantire il suo servizio per il prezzo indicato sul preventivo. Il preventivo deve contenere una serie di elementi fondamentali [1] e altri elementi utili per la conversione in formato XML, cioè in fattura elettronica [3]:

  • data di scrittura;
  • data di scadenza della validità;
  • tempistiche per il lavoro (indicare i tempi della produzione del bene in vendita e/o dello svolgimento del servizio considerando anche i tempi per la reperibilità del materiali per la produzione del bene);
  • dati del professionista:
    • Tipo di soggetto;
    • Nome e Cognome;
    • Partita IVA;
    • Codice fiscale;
    • Albo Professionale;
    • Provincia Albo Professionale (indicare la provincia in cui si è iscritti);
    • Data iscrizione all'Albo professionale;
    • Numero iscrizione all'Albo Professionale;
    • Titolo Onorifico (non obbligatorio su un preventivo ma lo diventa al momento che il preventivo venga convertito in XML da inviare al Sistema di Interscambio);
    • Codice EORI (non obbligatorio su un preventivo ma lo diventa al momento che il preventivo venga convertito in XML da inviare al Sistema di Interscambio);
  • dati del cliente (azienda o privato);
  • indicare i costi al netto (dividere tutti i costi per singole voci) del bene e/o del servizio;
  • aliquota fiscale:
    • o indicare un'eventuale esenzioni IVA (nel caso in cui si tratti di vendita di beni a scopo sanitario, prestazioni sanitarie e in caso di regimi fiscali adottati dal Libero Professionista);
    • o indicare il costo al lordo (costo netto con + IVA oppure applicare la giusta aliquota) del bene e/o del servizio in mancanza di questa specifica il valore sarà comprensivo d'IVA;
  • eventuali costi aggiuntivi:
    • INPS;
    • Cassa previdenziale;
    • Ritenuta d'acconto;
    • Ritenuta Previdenziale;
    • Bollo;
  • inserire un richiamo alla eventuale presentazione di un consuntivo (non è obbligatoria);
  • modalità di pagamento (non obbligatorio):
    • 30, 60 o 90 giorni;
    • metodologia di pagamento:
      • carta di debito o similari;
      • bonifico bancario;
      • contanti:
      • altro...
  • firma e timbro di chi redige il preventivo;
  • firma o timbro per eventuale accettazione.

Il preventivo deve indicare anche se il prezzo comprenda o meno gli oneri fiscali. Nel caso ciò non sia specificato, il prezzo è da ritenersi comprensivo delle tasse[4]. Il preventivo non è da considerarsi un contratto se non è firmato da entrambe le parti. Per tutelarsi, dunque, è buona prassi che il professionista inserisca la firma con l'indicazione “timbro o firma per accettazione”. Una volta che il preventivo è stato firmato, non è più modificabile[4]. Per la creazione di un preventivo è fondamentale non sottovalutare la forma, perché contraddistingue il proprio modo di porsi ad un potenziale cliente[5]. Per questo motivo, il preventivo non può essere un elenco puntato come una lista della spesa ma deve essere curato sia nella forma che nella struttura.

Note modifica

  1. ^ a b Flavia Rocco, Come fare un preventivo fiscale, su Orariocontinuato.com, 29 giugno 2019. URL consultato l'8 agosto 2019 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2019).
  2. ^ Modello stima | Scaricalo gratuitamente con Invoice Simple, su Invoice Simple. URL consultato l'8 agosto 2019.
  3. ^ Claudio Camusso, Preventivo fiscale, su Fattura24.com, 6 giugno 2021. URL consultato il 6 giugno 2021.
  4. ^ a b Dalila ha detto, Quando un preventivo diventa contratto, su La Legge per Tutti. URL consultato l'8 agosto 2019.
  5. ^ Francesco Ambrosino, Come fare un preventivo: 5 consigli per te, su Socialmediacoso, 1º febbraio 2016. URL consultato l'8 agosto 2019.