Primo de' Castro

nobile, armatore, militare e politico italiano del XII secolo

Primo de' Castro (anche Primo di Castello; Genova, ... – ...; fl. XII secolo) è stato un armatore, militare e politico italiano attivo alla prima crociata insieme al fratello Guglielmo Embriaco. Fu console del comune di Genova, capostipite della famiglia de' Castro e iniziatore della costruzione della Torre de' Castro a Genova.

Primo de' Castro
I fratelli Guglielmo Embriaco e Primo de' Castro nell'Arrivo a Genova delle ceneri di Giovanni Battista (1653, Giovanni Battista Carlone, Palazzo Ducale di Genova)
NascitaGenova
Morte?
Dati militari
Paese servito Repubblica di Genova
Anni di servizio1098-1122
ComandantiGoffredo di Buglione
GuerrePrima crociata
BattaglieAssedio di Gerusalemme
Comandante diForze genovesi durante la prima crociata
Altre caricheArmatore
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Origine

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Figlio terzogenito, secondo Luigi Tommaso Belgrano, del visconte Guido di Manesseno (anche Spinola), quindi fratello dei visconti Oberto, Ansaldo e Guido Spinola, di Guglielmo Embriaco, ed altri.[1][2][3] Appare alla documentazione con il nome di Primus[2], essendo attribuito il cognome di Castrum o Castro (poi volgarizzato in Castello)[4] forse dopo la sua morte per l'insediamento di famiglia sulla collina del Castrum (oggi Castello).[5]

Secondo Michele Giuseppe Canale era suocero del marchese Morello Malaspina[6], anche si questo legame non risulta verificabile sino per il podestà Fulco de' Castro alla fine del XII secolo.[4]

Prima Crociata

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Secondo gli Annali di Caffaro da Caschifellone nel 1098 parte alla prima crociata insieme al fratello Guglielmo Embriaco.[3] Nel giugno 1099 i due fratelli entrano con i loro due galee alla città di Giaffa[7] e smontarono le loro navi per trasportare il materiale a Gerusalemme dove s'unirono alle truppe di Raimondo di Tolosa che assediavano la città. Il materiale delle galee fu trasformato in machine e dispositivi d'assedio per i quali goderono di grande fama nella conquista della città.[1][2]

Secondo Caffaro, i fratelli partirono subito dopo alla conquista di Giaffa alla guida della flotta genovese che fa parte della battaglia navale di Ascalona contro gli egiziani. Dopo la vittoria i fratelli ritornarono a Genova in una galea, e portarono notizie delle vittorie ed una lettera di Goffredo di Buglione a Dagoberto da Pisa, nominato patriarca latino di Gerusalemme.[1] Secondo Jacopo da Varagine, in questo viaggio i fratelli portarono anche il sacro catino che si trova oggi alla cattedrale di San Lorenzo.[8] Secondo altri, i fratelli portarono anche le cenere di Giovanni Battista dopo la conquista di Cesarea.[9]

Attività a Genova

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Torre de' Castro (detta degli Embriaci) sulla collina di Castello a Genova

Nel 1122 vene eletto console del comune di Genova[2], quando i genovesi si scontrarono al mare con i pisani.[10]

Secondo Belgrano nel 1129 si trova in confronto con l'arcivescovo genovese per le decime delle navi (decima maris).[2] Secondo Krueger, questa menzione è attraverso la sua moglie Giulia, forse già vedova.[10]

Torre de' Castro

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Torre Embriaci.

Nell'ultimi anni venne verificata la costruzione della erroneamente chiamata Torre degli Embriaci alla famiglia consanguinea de' Castro, fondata da Primo, fratello di Guglielmo Embriaco.[11] La struttura della torre risale certamente al XII secolo, prima dei limiti di altezza imposti dal podestà Drudo Marcellino nel 1196.[12] La torre, certamente non costruita dallo Embriaco, poteva essere iniziata dal fratello Primo.

Discendenza

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  Lo stesso argomento in dettaglio: De Castro.

Prende in moglie Giulia (nominata nelle atti con il cognome Castrum corrispondente al marito)[10][2]. Ebbe al meno tre figli:

  1. ^ a b c EMBRIACO, Guglielmo, detto Testadimaglio - Enciclopedia, su Treccani. URL consultato il 13 giugno 2024.
  2. ^ a b c d e f g h i Belgrano, Luigi Tommaso. "Tavole Genealogiche della Illustrazione del Registro Arcivescovile di Genova". Società Ligure di Storia Patria. (PDF), su storiapatriagenova.it.
  3. ^ a b c d "I Genovesi alla Prima Crociata" (PDF), su ortidicarignano.it.
  4. ^ a b CASTELLO, Folco de - Enciclopedia, su Treccani. URL consultato il 13 giugno 2024.
  5. ^ Leandri, Gaia. "Le logge medievali di Genova". Genova University Press. 2023. (PDF), su gup.unige.it.
  6. ^ Michele Giuseppe Canale, Nuova istoria della repubblica di Genova: del suo commercio e della sua letteratura dalle origini all' anno 1797, F. Le Monnier, 1858. URL consultato il 13 giugno 2024.
  7. ^ Antonio Musarra, Il Grifo e il Leone: Genova e Venezia in lotta per il Mediterraneo, Editori Laterza, 28 maggio 2020, ISBN 978-88-581-4202-8. URL consultato il 13 giugno 2024.
  8. ^ "Il Sacro Catino". Palio delle Antiche Repubbliche Marinare-Genova., su repubblichemarinare.org.
  9. ^ Cattedrale di San Lorenzo | FOSCA, su fosca.unige.it. URL consultato il 13 giugno 2024.
  10. ^ a b c d Krueger, Hilmar C. "NAVI E PROPRIETÀ NAVALE A GENOVA SECONDA METÀ DEL SEC. XII". Società Ligure di Storia Patria. Genova. 1985. (PDF), su storiapatriagenova.it.
  11. ^ Patrimonio: torre "degli Embriaci" sarà di proprietà del Comune di Genova, su Testata giornalistica e progetti del Comune di Genova, 14 aprile 2023. URL consultato il 13 giugno 2024.
  12. ^ le TORRI di GENOVA, su isegretideivicolidigenova.com. URL consultato il 13 giugno 2024.

Voci correlate

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