Puri di cuore

romanzo scritto da Marino Moretti

Puri di cuore è un romanzo di Marino Moretti scritto nel 1923.

Puri di cuore
AutoreMarino Moretti
1ª ed. originale1923
GenereRomanzo
Lingua originaleitaliano

L'atmosfera domestica viene subito colta nella descrizione iniziale dove, in una delle tante e tipiche cucine della Romagna, si evidenzia il personaggio della signora Fortunata, madre del remissivo Luca, del violento Matteo e della figlia Alma che è in attesa del ritorno del marito Pietro, condotto in carcere per motivi di illecito finanziario.

Al ritorno di Pietro la famiglia si ritrova riunita e gode anche di una discreta agiatezza economica, grazie ad una eredità del giovane. Riprendono le relazioni nel paese soprattutto con i fratelli di Fortunata, gli avari Doro e Noè.

Ma presto Pietro, che vuole trovar fortuna in America, convince la moglie e Matteo a seguirlo.

Luca rimane con la madre e tra i due si instaura un forte legame. Fortunata cerca comunque di rinunciare al suo sentimento di possesso e combina il matrimonio di Luca con la figlia di una conoscente. Ma il matrimonio fallisce a causa di dissidi dovuti alla controversia per l'appropriazione di una parte della casa e Luca, morta Fortunata, si lascerebbe morire di inedia se non fosse per la serva di casa, Papetta, che ha cura di lui e cerca di combinare un matrimonio tra il giovane e la figlia di una bottegaia. Il matrimonio però non avviene perché la ragazza preferisce a Luca un altro pretendente. Luca intanto si è affezionato ad una povera ragazza, Bonetta, alla quale ha affittato una piccola camera. Ma la giovane, sedotta e subito abbandonata, muore nel mettere al mondo il bambino. Malgrado i pettegolezzi del paese, Luca decide di tenere con sé il bambino che però morirà presto.

Grazie all'intervento del parroco, che offre a Luca l'incarico di sostituire l'anziano sagrestano, si apre per il giovane una nuova e più serena prospettiva. Ma nel frattempo ritorna il fratello Matteo non più ricco di quando era partito. Avendo però imparato il lavoro di cameriere riesce, agli inizi, a trovare diversi incarichi che però svolge malamente tanto da riscuotere molti insuccessi. Matteo incolpa di ciò il discredito gettato sulla sua famiglia e odia sempre di più il fratello, finché la notte di Natale, tornando a casa ubriaco, lo uccide in un impeto di follia.

Voci correlate

modifica

Collegamenti esterni

modifica
  Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di letteratura