Quartiere negro

romanzo di Georges Simenon

Quartiere negro (Quartier nègre) è un romanzo dello scrittore belga Georges Simenon edito nel novembre 1935 da Gallimard (Parigi). Prima dell'edizione il romanzo era stato pubblicato in 27 puntate dal quotidiano Paris-Soir, dal 28 settembre al 24 ottobre 1935.

Quartiere Negro
Titolo originaleQuartier Negre
AutoreGeorges Simenon
1ª ed. originale1935
Genereromanzo
Sottogenerepsicologico
Lingua originalefrancese

Il manoscritto originale fu venduto all'asta a beneficio dei prigionieri di guerra, su iniziativa dell'autore nel 1943. Il nucleo centrale del romanzo sarà anche la base del racconto incluso nel volume Touriste de bananes (Paris, Gallimard, 1938)

Quartiere negro è il primo romanzo in cui Simenon descrive il degrado di un uomo che si trova ad affrontare la vita in un paese coloniale. L'autore tornerà su questo tema in altri romanzi.

È la storia del progressivo degrado di un uomo che non riuscendo, a causa di raggiri, a raggiungere quello che sperava, si lascia andare alla deriva in un paese coloniale. Parallelamente la moglie, ovvero, la figura femminile, sempre determinata, riesce a trovare il modo per cavarsela. La parola “negro” ha un valore decisamente dispregiativo per l’ambiente descritto, ma non per il protagonista.

Trama modifica

Poco dopo il loro matrimonio, Depuche e Germana Dupuche (di circa 30 anni) dalla Francia Arrivano a Cristobal (Panama), quindi si recano a Panama dove Depuche, è stato assunto come ingegnere e responsabile di una Società Mineraria nell'Equador. La sosta è solo una tappa. Tuttavia, una volta in città una spiacevole sorpresa li attende. La società è fallita e la lettera di credito che Depuche presenta alla banca per riscuotere dei soldi non ha valore. I Dupuche sono praticamente senza soldi. E cercano di agganciare dei connazionali che hanno attività più o meno losche. Depuche però è orgoglioso e mantiene un certo contegno che non piace. Depuche non ha il coraggio di scrivere alla madre vedova per chiedere aiuto, perché era lui che avrebbe dovuto provvedere inviandole periodicamente dei soldi. Grazie alle conoscenze e ai suoi modi Germana trova lavoro come cassiera in uno dei grandi alberghi della città. Il suo capo le permettono di vivere li', ma a condizione che sia sola.

Separato dalla moglie, Depuche è costretto a vivere nel quartiere negro e non riesce a trovare un lavoro. Questo allontanamento e questa disoccupazione forzata affliggono gradualmente la coppia. Depuche e Germana si trovano a vivere in modo diverso ma non conflittuale. Mentre Germana mantiene uno standard di vita onorevole, Depuche vegeta e si ambienta tra i neri disprezzati dai coloni bianchi.

La coppia si separa davvero quando Depuche si trasferisce dall'altra parte del canale, a Colon, con una giovane nera di quindici o sedici anni di nome Veronica. Per sopravvivere accetta di lavorare come operaio nel porto e si sempre più ad una bevanda, la chica, che dà assuefazione. Poiché vive in compagnia di una donna di colore, Depuche si ritrova gradualmente rifiutato dalla comunità francese.

Sente quindi che non può tornare nell'ambiente a cui apparteneva socialmente e di cui difendeva i valori. Germana è corteggiata dal figlio di un boss e ottiene il divorzio, lo sposa. Ma a lui non interessa, ha ormai un'altra vita. Veronica nel frattempo aspetta un bambino. Questa notizia gli porta un sentimento di gioia che non conosceva da tempo e che intende assaporare nella solitudine della sua mente; una mente sempre più stupefatta dal bere.

Depuche vive felice con Veronica in una capanna tra erbacce e detriti per dieci anni, Muore lasciando sei bimbi. Al funerale ci sono tutti, anche Germane.

Veronica qualche mese dopo riceve una lettera in cui la informano che ha ereditato una casa in Francia in seguito al decesso della madre di Depuche.

Adattamenti televisivi e teatrali modifica

Nel 1936 Simenon aveva scritto una pièce teatrale in tre atti con lo stesso titolo e messa in scena a Bruxelles dal Théâtre Royal des Galeries Saint-Hubert, l'8 dicembre 1936.

Nel 1989 il romanzo è stato adattato per realizzare un telefilm per la TV francese.

Edizioni italiane modifica

  • Quartiere negro, trad. Liala, Milano, Mondadori, 1937
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