Que no que no/Dindi

singolo di Mina

Qué no, qué no!/Dindi è il 54º singolo di Mina, pubblicato il 31 marzo 1963 su vinile a 45 giri dall'etichetta Italdisc.[1][2]

Qué no, qué no!/Dindi
singolo discografico
ArtistaMina
Pubblicazione31 marzo[1] 1963
Album di provenienzaStessa spiaggia, stesso mare
GenereMusica leggera
Pop
EtichettaItaldisc MH 132
ArrangiamentiTony De Vita
Registrazionemono
Formati7"
Altri formatiCD
Mina - cronologia

Il disco

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Ne esiste una versione promozionale per jukebox (NON in vendita) con identico numero di catalogo.

Copertina ufficiale: fronte e retro.

Le due canzoni sono contenute negli album ufficiali Stessa spiaggia, stesso mare del 1963 e Mina Nº 7 del 1964,[3] oltre che nella raccolta su CD Ritratto: I singoli Vol. 2 del 2010.[4]

Tony De Vita e la sua orchestra accompagnano Mina nei due brani.

Qué no, qué no!

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Brano ritmo samba presentato da Mina solo in spagnolo (non esiste una versione in italiano), è presente anche nelle antologie Mina canta in spagnolo (1995), Internazionale (1998) e Mina in the world (2000).[4]

Nelle discografie estere dell'artista è disponibile nell'Extended Play Y de hai (Discophon 27.144),[5] pubblicato in Spagna nel 1962.

Cover con titolo invariato del successo originale di Sylvia Telles in portoghese (testo di Antônio Carlos Jobim) del 1959.

Mina non ha mai il inciso il brano nella lingua originale, ma versioni in:

Nella discografia spagnola si trova nell'EP del 1963 Un desierto (Discophon 27.220).[6]
Lato A
  1. Qué no, qué no! – 1:47 (testo: Tullio Romano – musica: Pietro 'Pierino' Codevilla; edizioni musicali Ducale)
Lato B
  1. Dindi – 2:51 (testo: Giorgio Calabrese 'Screwball' – musica: Antônio Carlos Jobim, Aloysio de Oliveira; edizioni musicali S. Cecilia)
  1. ^ a b Que no que no/Dindi, in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato l'8 marzo 2023.
  2. ^ Discografia singoli, su sito ufficiale, Mina Mazzini. URL consultato l'8 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2015).
  3. ^ Discografia album, su sito ufficiale, Mina Mazzini. URL consultato l'8 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2020).
  4. ^ a b c Dal 2012 tutte le raccolte NON fanno più parte della discografia ufficiale Archiviato il 14 gennaio 2020 in Internet Archive..
  5. ^ (EN) Y de hai/Chihuahua/Que no que no/El globito, su Discogs, Zink Media. URL consultato l'8 marzo 2023.
  6. ^ (EN) Un desierto/Dindi/Oh la la, Gigi/Dejame llorar, su Discogs, Zink Media. URL consultato l'8 marzo 2023.

Collegamenti esterni

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