Rémy Ceillier

storico francese

Rémy Ceillier, noto anche come Dom Ceillier (Bar-le-Duc, 14 maggio 1688Flavigny-sur-Ozerain, 26 maggio 1763), fu un religioso benedettino appartenente alla Congregazione dei Santi Vitone e Idulfo; famoso patrologo e storico della Chiesa. È autore di una vasta storia generale degli autori sacri ed ecclesiastici che rivaleggia con quella di Louis Ellies Dupin e che gli valse due brevi di papa Benedetto XIV, in cui sono lodati l'autore e l'opera.[1]

Rémy Ceillier

Biografia

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Rémy Ceillier ricevette la prima educazione presso il Collegio dei Gesuiti a Bar-le-Duc. Dopo aver completato il corso di studi umanistici e retorica, pronunciò i voti nel 1705 nel monastero di Moyen-Moutier nei Vosgi, appartenente alla congregazione benedettina di St-Vannes e St-Hydulphe. Nominato professore di teologia a Moyen-Moutier, mantenne la posizione per sei anni. Priore del monastero di Saint-Jacques de Neufchâteau nel 1718, nel 1724 divenne coadiutore di Dom Charles de Vassimont nel monastero di Flavigny-sur-Moselle, e alla morte di quest'ultimo, priore titolare del monastero (carica che ricoprì dal 1733 fino alla morte). Sotto la sua sapiente amministrazione il monastero prosperò materialmente, spiritualmente e intellettualmente.

La prima delle opere maggiori di Ceillier, preparata mentre era ancora professore a Moyen-Moutier, è l’Apologie de la morale des Pères contre les injustes accusations du sieur Jean Barbeyrac (Parigi, 1718). L'Apologie si apre con una lunga dissertazione (40 pagine ca.) dedicata a difendere l'autorità dei Padri della Chiesa messa in discussione da Barbeyrac; dopodiché l'autore confuta punto per punto le argomentazioni di Barbeyrac e difende uno per uno quei Padri che questi aveva attaccato - Atenagora di Atene, Clemente di Alessandria, Agostino e altri.

Il successo dell'opera indusse Ceillier a intraprendere un altro lavoro simile, ma di portata molto più ampia, che si occupasse di tutti gli scritti sacri ed ecclesiastici fin dalle origini del Cristianesimo: la notevolissima Histoire générale des auteurs sacrés et ecclésiastiques. L'opera (23 voll., Parigi, 1720-1763), è un'immensa Patrologia, che fornisce la storia e l'analisi degli scritti di tutti gli scrittori ecclesiastici dei primi tredici secoli. Il primo volume apparve nel 1729, gli altri a intervalli successivi; il 23º e ultimo volume fu pubblicato dopo la morte dell'autore. L'opera contiene un resoconto storico degli autori sacri ed ecclesiastici, elenchi, analisi e giudizi critici dei loro scritti, insieme a selezioni di testi tratti dalle loro opere. Comincia con gli albori della letteratura cristiana e termina con gli scritti di Guglielmo d'Alvernia (metà del XIII secolo).

Il lavoro immane necessario a portare l'opera a compimento lo costrinse a investire gran parte delle sue energie e del suo tempo nel completamento dell'opera. Ma la preparazione di un'opera così completa è stata resa possibile anche dall'assistenza che Ceillier ricevette dai suoi confratelli.

La parte più preziosa dell'opera, nel suo complesso estremamente ben fatta, è quella che riguarda i Padri dei primi sei secoli. Qui l'autore ha potuto attingere agli scritti di Tillemont e utilizzare le erudite edizioni benedettine dei Padri.

L'Histoire générale ha avuto moltissime edizioni; l'ultima è quella dell'Abbé Bauzon in 17 voll. in 4° con due volumi di indici (Parigi, 1860-1869).

Le accuse di giansenismo mosse contro Ceillier nel corso della sua vita e anche in seguito non trovano riscontro nei suoi scritti, e il trattamento riservato all'autore e alle sue opere da Papa Benedetto XIV dimostra che il papa non aveva dubbi sulla sua ortodossia.

Bibliografia

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