Resistenza Nazionale Mozambicana

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Resistenza Nazionale Mozambicana (in portoghese: Resistência Nacional Moçambicana - RENAMO) è un partito politico del Mozambico di orientamento conservatore fondato nel 1975 nello Stato comunista della Repubblica Popolare del Mozambico. Ha combattuto contro il FRELIMO nella lunga guerra civile che ha interessato il paese tra il 1975 e il 1992.

Resistência Nacional Moçambicana
RENAMO
LeaderOssufo Momade
SegretarioManuel Zeca Bissopo
StatoBandiera del Mozambico Mozambico
SedeMaputo
Fondazione1975
IdeologiaConservatorismo
Nazionalismo
Populismo di destra
Liberalismo conservatore
CollocazioneDestra
Affiliazione internazionaleInternazionale Democratica Centrista (osservatore)
Seggi Assemblea della Repubblica
89 / 250
Sito webwww.renamo.org.mz/

Storia modifica

Il RENAMO fu fondato nel 1975, nel momento in cui il Paese otteneva l'indipendenza, come partito anti-comunista dai servizi segreti dell'allora Rhodesia in rappresaglia dell'appoggio che il nuovo governo mozambicano dava ai guerriglieri anti-governativi rhodesiani. Il suo primo leader fu André Matsangaissa che cadde in combattimento il 17 ottobre 1979. Dopo la scomparsa della Rhodesia il movimento fu sostenuto dal Sud Africa in rappresaglia all'appoggio che il Mozambico dava all'ANC. Con gli accordi di Nkomati del 1984 Sud Africa e Mozambico si impegnarono a non sostenere movimenti guerriglieri nel Paese vicino. Tali accordi (a differenza di uno analogo tra Sud Africa ed Angola) furono solo formalmente rispettati dal Sud Africa che continuò a finanziare il RENAMO.

La sopravvivenza e la successiva espansione furono un risultato notevole per un movimento che in origine era stato creato a tavolino da un servizio segreto straniero di uno Stato che non esisteva più (la Rhodesia) e che dopo il 1984 con la sostanziale cessazione dell'appoggio sudafricano si ritrovò privo di qualsiasi sostegno esterno significativo. Con la fine della guerra fredda un accordo di pace tra RENAMO e FRELIMO fu raggiunto nel 1992. Una missione delle Nazioni Unite fino al 1994 fu dispiegata per facilitare la pacificazione (ONUMOZ, United Nations Operation in Mozambique). Successivamente il RENAMO è diventato un partito politico che partecipa alla elezioni Mozambicane.

Il 19 maggio 1987 il giornalista italiano Almerigo Grilz cadde colpito da una pallottola mentre stava riprendendo un combattimento tra il RENAMO ed il FRELIMO. Egli non cadde in un agguato, ma durante un combattimento che lui volontariamente stava cercando di documentare di persona proprio sulla linea del fuoco. Il suo cadavere non trasportabile, in quel contesto di guerra, fu sepolto dalla RENAMO sul posto.

Il partito è stato guidato da Afonso Dhlakama dall'ottobre 1979 fino alla sua morte, avvenuta il 3 maggio 2018.

L'accordo di pace firmato il 1 agosto dal presidente mozambicano Filipe Nyusi e dal leader di Renamo Ossufo Momade pone fine a un lungo processo negoziale avviato da Alfonso Dhlakama. Ma alcuni dei suoi combattenti hanno rifiutato i termini di questo trattato e si sono rifiutati di arrendersi. Il leader di questa fazione, Mariano Nhongo definisce il suo gruppo armato “giunta militare RENAMO”. Chissinga, a giugno, in un video con miliziani armati di kalashnikov, ha accusato Momade di essere una spia ed ha minacciato di ucciderlo se non si dimette dal partito. Pochi giorni prima della firma degli accordi, il 25 luglio, lo ha accusato di isolare gli ufficiali vicini al defunto Afonso Dhlakama ed ha rivendicato gli attacchi verificatesi nelle regioni centrali del Paese[1].

Loghi modifica

Risultati elettorali modifica

Anno Voti % Seggi
Parlamentari 2004 905 289 29,73
90 / 250
Parlamentari 2009 688 782 17,68
51 / 250
Parlamentari 2014 1 495 137 32,46
89 / 250
Parlamentari 2019 1 351 659 22,28
60 / 250

Note modifica

  1. ^ La redazione, Mozambico: i dissidenti di Renamo chiedono la sospensione delle elezioni generali di ottobre, su Opinio Juris, 7 ottobre 2019. URL consultato il 28 febbraio 2020.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • (EN) Linee guida del RENAMO (PDF), su kas.de. URL consultato il 26 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2015).
Controllo di autoritàVIAF (EN168454539 · ISNI (EN0000 0001 2203 6416 · LCCN (ENn85004543 · J9U (ENHE987007267038005171 · WorldCat Identities (ENlccn-n85004543