Raising Hell (Kesha)

singolo di Kesha del 2019

Raising Hell è un singolo della cantautrice statunitense Kesha, pubblicato il 24 ottobre 2019 come primo estratto dal quarto album in studio High Road.

Raising Hell
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaKesha
FeaturingBig Freedia
Pubblicazione24 ottobre 2019
Durata2:49
Album di provenienzaHigh Road
GenerePop rock[1]
Pop[2][3]
Gospel
EtichettaKemosabe Records, RCA Records
ProduttoreStint, Omega
FormatiDownload digitale, streaming[4]
Kesha - cronologia
Singolo precedente
(2019)
Singolo successivo
(2020)
Big Freedia - cronologia
Singolo precedente
Bawdy
(2019)
Singolo successivo

Il brano, che vede la partecipazione della rapper Big Freedia, è stato scritto dalla stessa cantante con Stephen Wrabel, Sean Douglas e Ajay Bhattacharya, in arte Stint, ed è stato prodotto da quest'ultimo con Omega.

Si tratta di un singolo pop e pop rock,[1][2][3] con influenze gospel ed EDM.[5][6]

Pubblicazione modifica

Il 18 ottobre 2019 è stata creata una linea telefonica che, una volta chiamata, avrebbe riprodotto un messaggio automatico registrato da Kesha dove la cantante annunciava il suo imminente ritorno musicale.[7] Tre giorni dopo il sito della rivista Rolling Stone ha postato un video promozionale con l'annuncio dell'album High Road, contenente un'anteprima di Raising Hell.[8] Il 23 ottobre la cantante ha confermato in prima persona su Instagram che il singolo sarebbe stato disponibile sulle piattaforme digitali e sui servizi di streaming a partire dal giorno successivo.[9]

Promozione modifica

Kesha ha eseguito Raising Hell per la prima volta dal vivo il 28 ottobre 2019, quando fu ospite insieme a Big Freedia del noto talk show statunitense Jimmy Kimmel Live!.[10]

Il duo ha riproposto Raising Hell dal vivo il 24 novembre 2019 nell'ambito degli annuali American Music Awards; in questa circostanza, Kesha si è successivamente esibita a sorpresa con la sua Tik Tok.[11]

Tracce modifica

  1. Raising Hell – 2:49

Classifiche modifica

Classifica (2019) Posizione
massima
Irlanda[12] 97
Stati Uniti[13] 117

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Wass Mike Wass, Kesha's 'High Road' Era Takes Shape With "My Own Dance", su idolator.com, Idolator. URL consultato l'11 aprile 2020.
  2. ^ a b (EN) Zoe Haylock, Kesha Is Back to 'Raising Hell' in Her New Music Video, su vulture.com, Vulture. URL consultato il 24 gennaio 2020.
  3. ^ a b (EN) Gil Kaufman, Thanks and Praises, Kesha and Big Freedia Are 'Raising Hell' in Righteous Video: Watch, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 24 gennaio 2020.
  4. ^ Kesha - Raising Hell (feat. Big Freedia), su open.spotify.com, Spotify. URL consultato il 24 ottobre 2019.
  5. ^ (EN) Lars Gotrich, Kesha Announces New Album 'High Road' With Gospel-Inspired Single 'Raising Hell', su npr.org, National Public Radio. URL consultato il 24 gennaio 2020.
  6. ^ (EN) Jael Goldfine, Watch Kesha Murder Her Abusive Husband in 'Raising Hell', su papermag.com, Paper. URL consultato il 24 gennaio 2020.
  7. ^ (EN) Sofiana Ramli, Dial this number to listen to a mysterious teaser of Kesha's new song, su nme.com, NME. URL consultato il 24 ottobre 2019.
  8. ^ (EN) Claire Schaffer, Kesha Drops Trailer for Upcoming Album 'High Road', su rollingstone.com, Rolling Stone. URL consultato il 24 ottobre 2019.
  9. ^ (EN) Mike Wass, Kesha To Release "Raising Hell" As First Single From 'High Road', su idolator.com, Idolator. URL consultato il 24 ottobre 2019.
  10. ^ (EN) Noah Yoo, Watch Kesha and Big Freedia Perform "Raising Hell" on Kimmel, su pitchfork.com, Pitchfork Media. URL consultato il 30 ottobre 2019.
  11. ^ (EN) Chris Payne, Kesha Brings the Party With Raucous 'Raising Hell' & 'Tik Tok' Performances at 2019 AMAs, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 25 novembre 2019.
  12. ^ (EN) Irish Charts - Singles - Week 44 2019 - Week Ending 1 Nov 2019, su irma.ie, Irish Recorded Music Association. URL consultato il 1º novembre 2019.
  13. ^ (EN) Kesha Chart History - Bubbling Under Hot 100, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 5 novembre 2019.

Collegamenti esterni modifica

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