Regole del ghiaccio

In chimica, e in scienza dei materiali, le regole del ghiaccio (ice rules) sono i tre principi di base che descrivono e governano la disposizione degli atomi di idrogeno in un cristallo di ghiaccio considerato "ideale".

Sono dette anche regole (o leggi) di Bernal-Fowler, dal nome dei due studiosi che le hanno enucleate ed enunciate per primi nel 1933[1], gli scienziati britannici John Desmond Bernal e Ralph H. Fowler.

Principi di Bernal e Fowler modifica

Tenuto conto che, nella molecola d'acqua, l'unico atomo di ossigeno è vincolato da legame covalente ai due atomi di idrogeno, le tre regole stabiliscono che[2]:

  1. ciascuna molecola d'acqua è circondata da altre quattro ed è orientata in modo tale che i suoi due atomi di idrogeno sono diretti approssimativamente verso due dei quattro atomi di ossigeno circostanti (disposti all'incirca a formare un tetraedro);
  2. in ogni legame O···O è coinvolto sempre e solo un atomo di idrogeno;
  3. ciascun atomo di ossigeno ha due atomi di idrogeno più prossimi (a distanza di circa 1 Å), in modo tale che sia conservata la struttura della molecola d'acqua.

Detto in altri termini, nell'ordinario ghiaccio Ih ogni atomo di ossigeno è legato a un totale di quattro di idrogeno: a due di essi con un legame forte (legame covalente) e agli altri due con un legame più debole (legame idrogeno). Ogni atomo di idrogeno è legato a due di ossigeno, in modo forte con uno e in modo debole con l'altro. La configurazione geometrica che ne risulta è un reticolo periodico. La distribuzione dei legami su questo reticolo è rappresentata da un digrafo (frecce) e può essere ordinata o disordinata.

Nel 1935, Linus Pauling se ne servì per calcolare l'entropia residua (entropia di punto zero) del ghiaccio Ih[3]. Per tali (e altre) ragioni, a volte le regole vengono erroneamente attribuite a lui e chiamate "regole del ghiaccio di Pauling" ("Pauling's ice rules"), da non confondersi con le (cinque) regole di Pauling (Pauling's rules), che regolano e predicono la struttura cristallina dei composti ionici.

Osservazioni modifica

Riguardo alla prima delle condizioni, va notato che i legami idrogeno non possono essere rettilinei, dal momento che l'ampiezza degli angoli H-O-H è all'incirca di 106,6 gradi[4].

In base al secondo principio, risultano ammessi solo legami del tipo H-O-H···OH2, oppure H2O···H-O-H, mentre sono vietati contatti del tipo H-O-H···H-O-H, oppure H2O···OH2[4].

Difetti cristallini modifica

I principi descrivono un comportamento ideale, ma nella pratica reale si riscontrano violazioni a tali leggi, che comportano l'emergere di difetti strutturali nel cristallo: nello specifico campo del ghiaccio, tali anomalie cristalline sono chiamate "difetti di Bjerrum" e sono responsabili, tra le altre cose, della conduttività elettrica e del lungo tempo di rilassamento (10-4 secondi).

Ad esempio, quando la rotazione intrinseca tra due molecole vicine impedisce loro di sistemare i legami idrogeno in obbedienza al principio dell'orientamento degli atomi di idrogeno, possono realizzarsi situazioni con legami molecolari del tipo O····O, cioè senza l'interposizione di un protone (configurazione chiamata L defect, o leer defect), oppure contatti intermolecolari del tipo O-H····H-O, in cui sono due i protoni che si interpongono tra due atomi di ossigeno (anomalia detta D defect, o doppelt defect).

Un altro tipo di anomalia nel cristallo è il difetto ionico (o ionic defect) che è causato quella causato dalla presenza di ioni H3O+ e OH- nel ghiaccio.

Note modifica

  1. ^ (EN) J. D. Bernal e R. H. Fowler, A Theory of Water and Ionic Solution, with Particular Reference to Hydrogen and Hydroxyl Ions, in The Journal of Chemical Physics, vol. 1, n. 8, 1º gennaio 1933, p. 515, Bibcode:1933JChPh...1..515B, DOI:10.1063/1.1749327. URL consultato il 26 marzo 2017.
  2. ^ S. J. Singer, J.-L. Kuo, T. K. Hirsch, C. Knight, L. Ojamäe e M. L. Klein, Hydrogen-Bond Topology and the Ice VII/VIII and Ice Ih/XI Hydrogen-Ordering Phase Transitions, in Physical Review Letters, vol. 94, n. 13, aprile 2005, Bibcode:2005PhRvL..94m5701S, DOI:10.1103/PhysRevLett.94.135701, PMID 94.135701.
  3. ^ (EN) L. Pauling, The Structure and Entropy of Ice and of Other Crystals with Some Randomness of Atomic Arrangement, in Journal of the American Chemical Society, vol. 57, n. 12, 1º dicembre 1935, pp. 2680–2684, DOI:10.1021/ja01315a102.
  4. ^ a b (EN) M. Chaplin, The 'ice rules', in Water Structure and Science, LSBU, 15 novembre 2016. URL consultato il 17 marzo 2017.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica