Reric

emporio multietnico di epoca vichinga

Reric o Rerik fu un emporio multietnico di epoca vichinga[1] che ospitava sia Slavi che Scandinavi[2]. Era situato sulla costa meridionale del Mar Baltico[1], nei pressi di Wismar in quello che oggi è il Land Meclemburgo-Pomerania Anteriore[3]. Reric fu fondata attorno al 700[4], quando gli Slavi Obodriti colonizzarono la regione[5]. All'inizio del IX secolo i signori di Reric si allearono con Carlo Magno, il quale ne utilizzò il porto[1] contro i Sassoni e i Dani[6]. Fu distrutta nell'808 dal re vichingo Göttrik, e i suoi mercanti furono portati presso l'emporio vichingo di Hedeby (chiamato anche Haithabu), nei pressi dell'attuale città di Schleswig[1][3].

Reric
Localizzazione
StatoBandiera della Germania Germania
Mappa di localizzazione
Map
Mappa di Reric nei pressi di Strömkendorf

Posizione geografica

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La posizione geografica di Reric è stata a lungo in discussione. Le più antiche teorie ipotizzavano che fosse Oldenburg[1], Lubecca[1], il castello del Meclemburgo[1][7], o Alt-Gaarz[1] sulla penisola di Fischland-Darß-Zingst, rinominata in Rerik nel 1938[1]. A partire dagli anni novanta, si è iniziato a pensare che Reric coincida con un sito archeologico nei pressi di Groß Strömkendorf[1][3], sulla costa orientale della baia di Wismar. Questa ipotesi si basa sui risultati presentati dall'Università di Kiel e dal Dipartimento di Stato per l'Archeologia del Meclemburgo-Pomerania Anteriore, che hanno parzialmente scavato circa 20 ettari del sito tra il 1995 ed il 1999[1][8].

Archeologia

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Vi sono abbastanza prove del fatto che Groß Strömkendorf fosse Reric, tra cui le date di fondazione e distruzione[1]. Groß Strömkendorf era dotata di un porto profondo. Abitata originariamente a nord del sito odierno, l'insediamento fu spostato in seguito a sud trasformando la vecchia zona in un cimitero. Il nuovo sito conteneva edifici simili ai quelli di West Stow in Inghilterra[9].

Tra le ceramiche vi erano esemplari del tipo chiamato Tating ware[10]. Le ceramiche più diffuse erano di tipo Sukow, utilizzato dagli Slavi occidentali durante l'VIII secolo[4]. Sono state trovate anche ceramiche del tipo di Feldberg, anche se in quantità minore[4]. Le ceramiche importate dagli stati occidentali sono rare[4]. Sono state trovate anche pietre per affilare, prove della lavorazione di tessuti e oggetti in ferro e bronzo, ma nessuna prova di più importanti attività industriali, il che fa pensare che la produzione fosse solo per uso locale. Prodotti non finiti e scarti di lavorazione fanno pensare alla produzione di oggetti in vetro, ferro, ambra e corno[4].

L'insediamento si estendeva per 500 metri lungo la costa[4]. Sono stati trovati reperti slavi nel raggio di 10 km dall'insediamento[4]. La vicina fortezza di Meclemburgo venne fondata a cavallo tra il VII e l'VIII secolo e, con Reric, rappresenta quindi il più antico insediamento slavo in questo tratto della costa baltica[4].

Declino

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Come riportato dagli Annales Regni Francorum dell'808, il re danese Göttrik (chiamato anche Godfred) aveva ricevuto molti tributi da Reric negli anni precedenti[1], ma nell'808 "distrusse"[1] l'emporium catturando "i mercanti presenti"[1]. Göttrik li fece trasferire ad Hedeby (o Haithabu, Sliasthorp), emporium contemporaneo situato nei pressi della Danimarca[1]. Questo scontro fece parte della guerriglia intercorsa tra la Danimarca ed il regno franco di Carlo Magno, nel corso del quale i Franchi si allearono con gli Obodriti[1]. La distruzione del posto può non essere stata portata a termine, dato che si dice che un duca Obodrita, Drazko, sia stato ucciso a Reric l'anno seguente[1].

"Reregi", nome alternativo degli Obodriti usato dai cronici medievali Adamo da Brema e Helmold di Bosau, deriva probabilmente da "Reric"[1].

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s Johannes Hoops, Heinrich Beck, Rosemarie Müller, Dieter Geuenich, Holger Arbman, Heiko Steuer, Reallexikon der germanischen Altertumskunde 2ª edizione, Walter de Gruyter, 2003, pp.514,515, ISBN 3-11-017575-4 Reallexikon der germanischen Altertumskunde - Google Libri
  2. ^ Jürgen Happ, Reric, der verlorene Handelsplatz der Wikinger am südwestlichen Zipfel der Ostsee 2ª edizione, Mensing, 2004, ISBN 3-87533-007-2
  3. ^ a b c Ole Harck, Christian Lübke, Zwischen Reric und Bornhöved: Die Beziehungen zwischen den Dänen und ihren slawischen Nachbarn vom 9. Bis ins 13. Jahrhundert: Beiträge einer internationalen Konferenz, Leipzig, 4.-6. dicembre 1997, Franz Steiner Verlag, 2001, p.25, ISBN 3-515-07671-9
  4. ^ a b c d e f g h Ole Harck, Christian Lübke, Zwischen Reric und Bornhöved: Die Beziehungen zwischen den Dänen und ihren slawischen Nachbarn vom 9. Bis ins 13. Jahrhundert: Beiträge einer internationalen Konferenz, Leipzig, 4.-6. dicembre 1997, Franz Steiner Verlag, 2001, p.12, ISBN 3-515-07671-9
  5. ^ Ole Harck, Christian Lübke, Zwischen Reric und Bornhöved: Die Beziehungen zwischen den Dänen und ihren slawischen Nachbarn vom 9. Bis ins 13. Jahrhundert: Beiträge einer internationalen Konferenz, Leipzig, 4.-6. dicembre 1997, Franz Steiner Verlag, 2001, pp.11,12, ISBN 3-515-07671-9
  6. ^ "Medieval Silver and Gold", Richard Cowen
  7. ^ Joachim Herrmann, Die Slawen in Deutschland, Berlino, Akademie-Verlag GmbH, 1970, p. 530, ISBN. p. 113
  8. ^ Articolo dell'Università di Kiel
  9. ^ Un villaggio coevo, preservatosi perché sepolto dalla sabbia
  10. ^ Oppure Tatering ware, una ceramica di lusso originaria della zona del basso Reno, caratterizzata dall'applicazione di motivi ornamentali in foglia di stagno (stagnola) su un impasto grigio scuro

Voci correlate

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